Quello che ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato al Meeting di Rimini, ragionando assieme al presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, su “Democrazia e verità”
“Le verità ufficiali non passano in democrazia, e nel mondo di oggi conta: nessuno qui può essere arrestato perché dice il contrario. Non è così in Russia come in Myanmar. Detto questo, la verità dei fatti in democrazia è facilmente aggredita e contrastata dalle non verità del verosimile o per la ostinata difesa di gabbie ideologiche di cui si è spesso custodi e prigionieri insieme. Di qui le divisioni interne e le polarizzazioni, come è accaduto nel periodo Covid”.
Parlando dell’Italia ha spiegato poi che “noi seguiamo le regole comuni e perseguiamo il bene comune per convinzione, non per costrizione. Non si è solidali, partecipi, per costrizione, lo si è per convinzione”, aggiunge, riscuotendo gli applausi della platea. Di qui la bacchettata alla politica di oggi “che, credo – spiega Amato – non sia attrezzata per il compito immane che abbiamo davanti, i partiti di una volta forse avrebbero avuto una forza di convogliare i loro iscritti per convincere altri verso le azioni necessarie al bene comune e magari avrebbero avuto anche la forza su questo prioritario obiettivo di darsi tutti un unico bene comune, oggi non è più così. La politica ha una fragilità strutturale che la porta a seguire, non a guidare”.
La sintesi dell'intervento di Giuliano Amato a cura di Silvia Bosco a questo link:
https://formiche.net/2022/08/verita-democrazia-russia-amato-rimini/
Quello che ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato al Meeting di Rimini, ragionando assieme al presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, su “Democrazia e verità”
“Le verità ufficiali non passano in democrazia, e nel mondo di oggi conta: nessuno qui può essere arrestato perché dice il contrario. Non è così in Russia come in Myanmar. Detto questo, la verità dei fatti in democrazia è facilmente aggredita e contrastata dalle non verità del verosimile o per la ostinata difesa di gabbie ideologiche di cui si è spesso custodi e prigionieri insieme. Di qui le divisioni interne e le polarizzazioni, come è accaduto nel periodo Covid”.
Parlando dell’Italia ha spiegato poi che “noi seguiamo le regole comuni e perseguiamo il bene comune per convinzione, non per costrizione. Non si è solidali, partecipi, per costrizione, lo si è per convinzione”, aggiunge, riscuotendo gli applausi della platea. Di qui la bacchettata alla politica di oggi “che, credo – spiega Amato – non sia attrezzata per il compito immane che abbiamo davanti, i partiti di una volta forse avrebbero avuto una forza di convogliare i loro iscritti per convincere altri verso le azioni necessarie al bene comune e magari avrebbero avuto anche la forza su questo prioritario obiettivo di darsi tutti un unico bene comune, oggi non è più così. La politica ha una fragilità strutturale che la porta a seguire, non a guidare”.
La sintesi dell'intervento di Giuliano Amato a cura di Silvia Bosco a questo link:
https://formiche.net/2022/08/verita-democrazia-russia-amato-rimini/
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