L’Italia in questi 5 anni ha speso 962 milioni di euro per bloccare i flussi migratori e finanziare le missioni navali italiane ed europee». Oltre 32 milioni sono andati alla «guardia costiera» accusata da agenzie Onu e Ong di metodi brutali contro i migranti e collusioni con i trafficanti.
Due dossier contro Italia ed Unione Europea sono stati presentati alla Corte penale internazionale dell’Aja dall’avvocato Omer Shatz nel 2019 e da un pool di associazioni di giuristi due settimane fa (UpRights, Olanda; Adala for all, Francia; StraLi, Italia). Lo sostiene anche Asgi che ha pubblicato un lungo documento firmato da 100 realtà – tra cui Emergency, Fondazione migrantes, Un ponte per, Uil – per chiedere la revoca del memorandum. Questo, si legge nel testo, «sta nei fatti agevolando la strutturazione di modelli di sfruttamento e riduzione in schiavitù all’interno dei quali sono perpetrate in maniera sistematica violenze tali da costituire crimini contro l’umanità».
(da Giansandro Merli in Il Manifesto 1/2/22)
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