Sicurezza e sviluppo del capitale umano. I piani di Stati Uniti e Italia si incrociano sull’Africa, continente con enormi potenzialità complicate dalla diffusione dei gruppi armati (molti jihadisti), dalle penetrazioni velenose che riguardano lo scontro tra potenze e dagli effetti delle crisi globali (dalla guerra russa in Ucraina al cambiamento climatico)
“Siamo profondamente preoccupati – ha detto Marina Sereni, vice ministro degli Esteri italiana, inaugurando la XXI edizione dell’AU-OECD International Economic Forum on Africa – per l’impatto negativo della guerra in Ucraina sulla sicurezza alimentare in Africa, continente che importa grandi quantità di derrate alimentari da Russia e Ucraina”.
È grazie a una iniziativa della presidenza italiana che è stata lanciata la proposta di avviare un nuovo dialogo tra l‘OCSE e l’Unione Africana durante la ministeriale dei giorni scorsi, con l’obiettivo di preservare la sicurezza alimentare, combattere le penetrazioni terroristiche, controllare il cambiamento climatico, spingere lo sviluppo del settore privato e rafforzare le opportunità per le generazioni più giovani. Nell’idea della Farnesina c’è di combinare le misure di emergenza con interventi strutturali, come per esempio quelli mirati a rafforzare l’agricoltura africana – che rappresenta ancora una componente significativa dell’economia del continente, rendendola più efficiente e sostenibile sul piano ambientale e integrando lo sviluppo rurale con l’accesso all’energia e il potenziamento dei servizi sanitari.
L'intero articolo di Emanuele Rossi a questo link:
https://formiche.net/2022/06/sicurezza-formazione-africa-usa-italia/
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