Mentre gli sbarchi aumentano del 30%, il Consiglio Ecumenico delle Chiese ha fatto un "Pellegrinaggio di giustizia e di pace" che li ha portati anche a Lampedusa

Gli sbarchi di migranti dall'Africa sono aumentati del 30% e la probabile crisi alimentare causata dal blocco dell'export del grano dall'Ucraina e dalla Russia li faranno aumentare, martedì 24 maggio una delegazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), incentrata sulla collaborazione delle Chiese sul tema delle migrazioni e denominata “Pilgrim Team” (gruppo dei pellegrini), è stata accolta dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (PCPUC) durante la sua visita in Italia.


Il Gruppo ha incontrato il Cardinale Kurt Koch, Presidente del PCPUC, insieme ai suoi collaboratori. La discussione si è incentrata sulle questioni di come il lavoro diaconale delle Chiese in Italia rappresenti un canale essenziale per sostenere la dignità umana dei rifugiati e dei migranti che arrivano in Europa attraverso il Mar Mediterraneo, e un'espressione tangibile di solidarietà ecumenica.

Il Rev. Andrzej Choromanski, Officiale del PCPUC, e Fratel Guido Dotti della Comunità monastica di Bose, Italia, hanno rappresentato la Chiesa cattolica durante la visita. Il Gruppo, che comprendeva circa 15 partecipanti in rappresentanza delle Chiese membri del CEC e dei partner ecumenici, era guidato dalla Dr.ssa Agnes Abuom, moderatrice del Comitato centrale del CEC, e dal Dr. Torsten Moritz, segretario generale della Commissione delle Chiese per i migranti in Europa.

La visita rientrava nel programma del CEC ‘Pilgrimage of Justice and Peace’ (Pellegrinaggio di giustizia e di pace), avviato dopo l'Assemblea di Busan nel 2013, che si concentra sulla promozione della giustizia e della pace nel mondo attraverso le Chiese. Nel 2022 l’obiettivo regionale è l'Europa e il tema centrale è la migrazione, con particolare attenzione alle donne e ai bambini. Durante la visita di quattro giorni, il Team ha visitato Palermo, Lampedusa e Roma, incontrando diverse agenzie impegnate nel lavoro umanitario con i migranti e partecipando a servizi di culto ecumenici dedicati alla preghiera per i migranti e i rifugiati e per coloro che lavorano sul campo.

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