Papa Francesco con i Direttori delle Riviste culturali europee dei Gesuiti equivocato e criticato

Equivocato, criticato, il messaggio di Papa Francesco sulla guerra russa in Ucraina dà vita a opposte tifoserie. Ma fin dall’inizio il pontefice ha dimostrato di avere le idee fin troppo chiare.  Cosa realmente ha detto con i commenti di Agostino Giovagnoli, storico dell'Università Cattolica, e di Riccardo Cristiano


Il racconto di Antonio Spadaro

«Benvenuti! Vedete? Sono nella mia nuova sedia gestatoria», scherza il Papa, alludendo al fatto che è sulla sedia a rotelle a causa dei dolori al ginocchio. Francesco ha salutato personalmente, uno per uno, i direttori delle riviste culturali europee della Compagnia di Gesù raccolti in udienza presso la Biblioteca privata del Palazzo apostolico.

L’incontro con il Pontefice è stato l’avvio del loro incontro annuale di tre giorni[1]. All’udienza ha partecipato anche il Preposito generale della Compagnia di Gesù, padre Arturo Sosa. «Non ho preparato un discorso – esordisce il Papa –, quindi, se volete, fate domande. Se dialoghiamo, il nostro incontro sarà più ricco». ...

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Il commento di Agostino Giovagnoli, 
storico dell’Università Cattolica 

Ai direttori delle riviste dei gesuiti ha raccomandato: “Vorrei che le vostre riviste facessero capire il dramma umano della guerra. Va benissimo fare un calcolo geopolitico, studiare a fondo le cose. Lo dovete fare, perché è vostro compito. Però cercate pure di trasmettere il dramma umano della guerra”.

Il filo conduttore dell’attenzione al dramma umano ha unito tutti i diversi interventi di Francesco, insofferente verso l’indifferenza per il fattore uomo che si insinua continuamente nelle considerazioni politiche, nelle valutazioni militari, nei calcoli geopolitici.

Proprio tale attenzione spinge il Papa ...

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https://formiche.net/2022/06/francesco-ucraina-equivoco/


Il commento di Riccardo Cristiano

Aspettarsi dal polacco Giovanni Paolo II una parola di apprezzamento per il Patto di Varsavia era troppo, ma quando disse che caduto un sistema, quello comunista, rimaneva il problema dell’altro sistema, quello capitalista, voleva aiutarci a capire che non vedeva il mondo in bianco e nero. Forse lo vediamo così noi, e vogliamo che il papa ci conforti in questa nostra certezza che se da una parte c’è il bene, dall’altra c’è il male.

Aspettarsi dall’argentino Francesco una parola di apprezzamento sulla Nato era troppo, ma quando ha detto che non c’è una guerra tra il bene e il male, ma gli ucraini sono un popolo eroico, avrebbe dovuto aiutare a capire che non vede il mondo in bianco e nero. Forse però seguitiamo a vederlo così noi, e vogliamo che il papa ci conforti in questa nostra certezza che da una parte c’è il bene, dall’altra c’è il male. ...

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