Equivocato, criticato, il messaggio di Papa Francesco sulla guerra russa in Ucraina dà vita a opposte tifoserie. Ma fin dall’inizio il pontefice ha dimostrato di avere le idee fin troppo chiare. Cosa realmente ha detto con i commenti di Agostino Giovagnoli, storico dell'Università Cattolica, e di Riccardo Cristiano
Ai direttori delle riviste dei gesuiti ha raccomandato: “Vorrei che le vostre riviste facessero capire il dramma umano della guerra. Va benissimo fare un calcolo geopolitico, studiare a fondo le cose. Lo dovete fare, perché è vostro compito. Però cercate pure di trasmettere il dramma umano della guerra”.
Il filo conduttore dell’attenzione al dramma umano ha unito tutti i diversi interventi di Francesco, insofferente verso l’indifferenza per il fattore uomo che si insinua continuamente nelle considerazioni politiche, nelle valutazioni militari, nei calcoli geopolitici.
Proprio tale attenzione spinge il Papa ...
Continua a questo link:
https://formiche.net/2022/06/francesco-ucraina-equivoco/
Il commento di Riccardo Cristiano
Aspettarsi dal polacco Giovanni Paolo II una parola di apprezzamento per il Patto di Varsavia era troppo, ma quando disse che caduto un sistema, quello comunista, rimaneva il problema dell’altro sistema, quello capitalista, voleva aiutarci a capire che non vedeva il mondo in bianco e nero. Forse lo vediamo così noi, e vogliamo che il papa ci conforti in questa nostra certezza che se da una parte c’è il bene, dall’altra c’è il male.
Aspettarsi dall’argentino Francesco una parola di apprezzamento sulla Nato era troppo, ma quando ha detto che non c’è una guerra tra il bene e il male, ma gli ucraini sono un popolo eroico, avrebbe dovuto aiutare a capire che non vede il mondo in bianco e nero. Forse però seguitiamo a vederlo così noi, e vogliamo che il papa ci conforti in questa nostra certezza che da una parte c’è il bene, dall’altra c’è il male. ...
Continua a questo link:
Nessun commento:
Posta un commento