Ritrovarsi Domenica 12 giugno: la lettera di don Nandino



Carissimi 

 

con gioia e sempre nuovo stupore, provati e coinvolti in questo tempo di crisi e di guerra, capita spesso che, incontrando qualcuno o qualcuna che come noi sente la Cita come la sua Comunità di riferimento, ci si dica che è bello e dà speranza constatare che “ci sono davvero tante esperienze di gruppi e soprattutto di servizio gli ultimi”, come dice Luciano.

 

Nella serena freschezza dell’Eucarestia di ogni domenica “riconosciamo che siamo una Comunità che celebra con fedeltà il Giorno del Signore”, aggiunge Gianni.

 

Constatiamo oramai da tempo che “il 60% delle persone della Comunità della Resurrezione non provengono dai tradizionali confini parrocchiali, ma da luoghi e contesti diversi della nostra città”, ha fatto notare all’ ultima Assemblea della Comunità Riccardo.

 

Per chi viene da Mestre, colpisce vedere quanti realtà si muovono alla Cita “dimostrando un senso di appartenenza diffuso vengo oltre i ristretti confini delle tradizionali parrocchie”, ci tiene a sottolineare Angela.

 

Come dappertutto poi, anche noi registriamo che tante persone hanno interrotto la consuetudine della messa nel giorno di festa. “In particolare, curando la raccolta di contributi per il sinodo, mi sono reso conto che sono tanti anche gli anziani che non frequentano più”, ha annotato Walter.

 

Vogliamo imparare un nuovo stile sinodale, perché davvero sia ascoltata ogni voce, in particolare quelle dissonanti dalla maggioranza, perché anche chi fatica per tanti motivi a sentirsi parte della Comunità possa con il suo contributo aiutarla cambiare.

 

Con sincera soddisfazione vi annuncio - ha comunicato il don Nandino all’Assemblea del 9 aprile scorso - che nella nostra Comunità sono nati ben sette “tavoli sinodali” e quattro di questi, più direttamente espressione della Parrocchia, sono stati inviati ufficialmente alla Segreteria del Sinodo. Sono il frutto di un lungo lavoro di tante e tanti di noi: “A tu per tu”, il contributo delle persone disagiate escluse; “Condividere per servire”, il testo elaborato dai volontari dei servizi agli ultimi, “L’Inchiesta sulla partecipazione alla Messa domenicale”; “Vicini di casa”, contributo delle persone anziane del Quartiere”.

 

Merita un’attenzione comunitaria approfondita la lettura dei dati dell’Inchiesta sulla Partecipazione alla Messa, con tante indicazioni per il futuro. “Noi che da poco tempo ci siamo uniti alla vita comunitaria della Risurrezione - dicono Cristina e Paolo - con curiosità abbiamo raccolto tante richieste della gente, come per esempio l’esigenza di coinvolgere ruolo di volontari nei diversi campi di servizio e di far emergere il ruolo di gruppi in realtà associative esistenti in Comunità”.

 

Ma allora siamo l’arcipelago della risurrezione! Piero ha trovato l’immagine giusta ricordandoci che “senz’altro tutti percepiamo a volte la tristezza di vedere nella nostra comunità tantissimi gruppi in fermento, che attivano mille proposte ma con l’impressione che agiscono come tante isole separate le une dalle altre come un arcipelago o una straordinaria Laguna di Venezia che dimentica la sua forza nell’essere una sola città”.

 

Per questo, carissima e carissimo, nell’Ultima Assemblea della comunità abbiamo pensato di scrivere proprio a te che leggi questa lettera familiare e diretta, per dirti il nostro grande desiderio di ritrovarci per far festa in semplicità domenica 12 giugno, alla Messa delle 10:30 e alla stessa tavola all’aperto, in un pranzo condiviso con ciò che ognuno porterà, come finalmente sarà possibile fare nel nostro Orto Solidale. 

Invita anche chi vive con te, i tuoi vicini di casa, chi si sente solo ora è stato provato dalla pandemia. 

 

Allora, segna in agenda questa piccola grande occasione fraterna, sotto lo stesso campanile ma certamente non per campanilismo, né sentendosi solo tante isole in un arcipelago bello come la nostra Laguna!

don Nandino

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