Cielle deraglia?

L’allarme dell’interrogativo è proporzionato alla severità della lettera del card. Kevin Farrell, prefetto del dicastero per i laici, la famiglia e la vita, indirizzata al presidente del movimento ecclesiale Comunione e Liberazione (CL), Davide Prosperi (10 giugno 2022).

Prendendo di mira la pretesa di alcuni di delegittimare l’attuale presidente in nome di una continuità carismatica con il fondatore, Luigi Giussani (1922-2005), il prelato scrive: «Mi preme precisare che la dottrina della “successione del carisma” –  proposta e alimentata durante l’ultimo decennio in seno a CL da chi era incaricato della conduzione, con strascichi che vengono ancora coltivati e favoriti in occasione di alcuni interventi pubblici – è gravemente contraria agli insegnamenti della Chiesa. I moderatori e i presidenti dei movimenti ecclesiali non ricevono per successione personale il carisma del fondatore e non ne sono, dunque, gli unici interpreti. Se così fosse, ci troveremmo di fronte a un tentativo indebito e fuorviante di approvazione e personalizzazione del carisma da parte di chi ha il ruolo di guida; da ciò deriverebbe un’autoreferenzialità non ammissibile nella Chiesa».

«Neanche il fondatore può essere considerato “punto sorgivo” del carisma o “proprietario” del medesimo. Egli è il tramite mediante il quale lo Spirito Santo ha elargito uno specifico carisma ad utilitatem di tutto il popolo di Dio».


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