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Vale ancora la pena di annunciare l'Evangelo?

Anche se sono centrali e portanti per la vita della chiesa, ci sono questioni che non emergono o lo fanno in modo inadeguato o insufficiente. Oggi la più importante riguarda la trasmissione del Vangelo e della fede.


Una domanda per i Pastori e per la comunità

Non è eccessivo parlare di inattualità e di estraneità del Vangelo nel nostro tempo. È un fatto che si può registrare quasi quotidianamente, soprattutto se si esce dai momenti rituali che in qualche modo cadenzano ancora la vita sociale con un rivestimento religioso. Il riscontro più immediato potrebbe esser quanto pensano i giovani a proposito del cristianesimo, sia per scelta personale sia per condizionamento sociale, e non solo su un più o meno vago orientamento religioso.

Il rovescio della questione, non meno importante, può essere sintetizzato con uno slogan: vale ancora la pena annunciare oggi il Vangelo? E perché? Con quali implicazioni? O altrimenti detto: se venisse meno il Vangelo, che ne sarebbe della nostra vita e del mondo? A che serve la comunità cristiana? Queste domande non riguardano la società più o meno estranea alla fede, ma la comunità dei credenti, a partire dagli stessi Pastori.

Un tema da porre al centro della riflessione pastorale
In Italia la questione non ha mai costituito il centro della riflessione e della proposta pastorale della Chiesa italiana, nonostante il richiamo all’evangelizzazione e poi alla missione sia più volte risuonato; questi temi sono stati spesso sottovalutati sia in nome della tesi della persistenza di un popolo cattolico sia in funzione del privilegio da accordare alla presenza della chiesa nella società sia nell’articolazione con altre dimensioni indispensabili (evangelizzazione e promozione umana, evangelizzazione e sacramenti – l’attenzione di fatto si concentrava sul secondo termine).

Ci sono stati periodi in cui persino la parola evangelizzazione poteva creare disappunto, se non sospetto; al proposito andrebbe ricostruita la storia e l’uso della formula della “nuova evangelizzazione”. In alcuni momenti, di fronte alla denuncia di una palese situazione di crisi, sono state mobilitate reazioni contrarie e rassicuranti. Fino ad oggi non è mai stata avviata una ricerca seria sul modo di sentire e vivere la fede in tutte le sue dimensioni qui e ora.


L'intera interessante riflessione di Oreste Aime, prete di Torino, a questo link:

https://www.viandanti.org/website/vale-ancora-la-penaannunciare-il-vangelo/



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