L’ISPI ripercorre quest’anno di rottura con una selezione di 12 immagini emblematiche, accompagnate dalle analisi dei suoi ricercatori, per cercare di comprendere se e come i frantumi potranno essere ricomposti nel corso del 2023.
L’anno della guerra. Difficile definire questo 2022 in modo diverso: l’invasione russa dell’Ucraina ha incrinato profondamente l’ordine internazionale, proiettandoci un una nuova fase dalle caratteristiche ancora non chiaramente definite. Molti equilibri sono andati in pezzi: l’Europa ha dovuto rimettere in discussione la sua intera politica energetica, mentre la visita a Taiwan di Nancy Pelosi, speaker della Camera USA, ha messo a repentaglio il fragile equilibrio nello stretto di Taiwan. Perfino l’inamovibile Cina e l’impermeabile regime iraniano sono scosse dalle proteste popolari, rispettivamente contro la politica per contenere il Covid e l’uccisione della giovane Mahsa Amini. A rimanere imperturbabili in questo mare in tempesta sembra siano solo altre crisi: quella israelo-palestinese, che ha visto quest’anno l’uccisione della giornalista di Al-Jazeera Shireen Abu Akleh; e quella climatica, con le alluvioni che hanno devastato il Pakistan tra agosto e settembre.
Una sintesi attraverso i seguenti temi:
La guerra in Europa - Senza gas russo - Clima estremo - Palestina ancora senza pace - Flashpoint Taiwan - Il ritorno di Lula - Addio alla Regina - Xi Jinping III - Iran: donna, vita, libertà - Etiopia: una pace possibile - Trump non è tornato - Zero Co vid non funziona
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