"La violenza in Terra Santa sembra essere diventata la nostra lingua principale, il nostro modo di comunicare. Quest’anno abbiamo visto crescere tanta violenza nelle strade e nelle piazze palestinesi, con un numero di morti che ci porta indietro di decenni".
Ricordando la recente dichiarazione degli Ordinari cattolici di Terra Santa (https://parrocchiarisurrezione.blogspot.com/2022/12/terra-santa-preoccupati-i-vescovi.html), ha posto in evidenza la crescente violenza del linguaggio della politica in Israele.
Purtroppo, la violenza non è solo nella politica: “La vediamo nelle relazioni sociali, nei media, nei giochi, nel mondo della scuola, nelle famiglie, e a volte anche nella nostra comunità. Tutto ciò nasce dalla sempre più profonda mancanza di fiducia che segna il nostro tempo. Non abbiamo fiducia in un cambiamento possibile, non ci si fida più l’uno dell’altro. E così la violenza diventa l’unico modo di parlarsi. La mancanza di fiducia è ciò che sta all’origine di ogni conflitto qui in Terra Santa, o in Ucraina e in tante altre parti del mondo”. Rulo della Chiesa in questi contesti così lacerati “è aiutare a guardare il mondo anche con il cuore, e ricordare che la vita ha senso solo se si apre all’amore.
L'intero articolo sull'omelia del Patriarca a questo link:
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