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La Turchia dichiara di nuovo guerra ai curdi e trova il sostegno iraniano: sulla pelle dei civili un conflitto sempre più internazionale

Da diversi giorni Ankara ha lanciato un'operazione militare contro le forze curde in Siria e Iraq, sulla scia dell'attacco terroristico di Istanbul del 13 novembre, ma, per ora, solo con raid aerei e colpi di artiglieria sparati dal territorio turco. Erdoğan ha accennato alla possibilità di intervenire in futuro anche con truppe di terra e carri armati. Kalin ha dichiarato che la Turchia è in contatto con i paesi vicini e alleati, in particolare Russia e Iran, per le operazioni militari che intende condurre, ma che “non ha bisogno di ottenere il permesso per agire”.

“Sviluppi preoccupanti e pericolosi in Siria rischiano di innescare un'escalation militare che minaccerebbe quasi tre anni di relativa calma”. Così ha dichiarato nei giorni scorsi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Geir O. Pedersen inviato speciale del Segretario generale per la Siria, sollecitando tutte le parti a ridurre immediatamente le offensive e a concentrarsi per contrastare lo stallo del processo politico. “Più violenza comporterà più danni per i civili siriani e metterà in pericolo la stabilità regionale, con i gruppi terroristici che approfittano della nuova crisi” ha aggiunto. 

"Siamo a una sorta di bivio", ha proseguito Pedersen, chiedendo a tutte le parti di fare un passo indietro sull’uso della violenza, rinnovare il proprio impegno in ambito umanitario, e dare seguito alle iniziative sulle persone detenute e scomparse forzatamente.

Pedersen ha inoltre auspicato la ripresa delle riunioni del Comitato costituzionale per la Siria, che non si riunisce da sei mesi. “Più a lungo rimane dormiente, più difficile sarà per esso riprendere il suo lavoro. L'assenza di un processo politico credibile promuove solo ulteriori conflitti e instabilità", ha aggiunto l’invitato speciale, che prossimamente si recherà a Damasco, nell’ambito delle iniziative per portare avanti la risoluzione 2254 (2015) del Consiglio.


L'intero articolo di Asmae Dachan a questo link:


https://www.valigiablu.it/turchia-curdi-siria-iran/




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