Nel giorno dell’Ottava di Natale, che quest'anno coincide con il Capodanno, la liturgia celebra la Divina Maternità di Maria. Si tratta del mistero del Natale celebrato e contemplato sotto una prospettiva particolare. Il brano evangelico in chiusura narra la circoncisione e all’attribuzione del nome di Gesù (Lc 2,21). Si tratta di due particolari importanti, anche se Luca li tratta molto brevemente. Da una parte, la circoncisione indica l’appartenenza di Gesù al popolo di Dio. Egli «riceve il segno della fedeltà di Dio e della sua alleanza con Israele» (F. Bovon). Dall’altra, l’attribuzione del nome, secondo quanto aveva affermato l’angelo a Maria (cf. Lc 1,31), è un elemento molto importante perché indica la missione del bambino. Luca non si sofferma su questo aspetto, ma il nome di Gesù, che significa “il Signore salva”, unito all’evento della circoncisione, non è un particolare di secondaria importanza. Da una parte abbiamo la fedeltà di Dio, dall’altra questo bambino nel quale la fedeltà di Dio si rende presente in modo nuovo e definitivo, e il cui nome indica una missione di salvezza. È interessante notare come Luca, che nella seconda parte della sua opera – gli Atti degli apostoli – affronterà il problema della necessità o meno della circoncisione per coloro che aderiscono al vangelo provenendo dal paganesimo, non eviti all’inizio del suo Vangelo di narrare la circoncisione di Gesù.
Nella seconda Lettura, tratta dalla Lettera ai Galati, si trova l’affermazione della nascita nella carne del Figlio di Dio attraverso una donna, Maria. Gesù è nato da donna e “sotto la legge”, cioè appartenente al popolo di Dio Israele. Paolo inoltre descrive anche l’effetto dell’incarnazione del Figlio di Dio, cioè l’adozione a figli, la partecipazione della sua figliolanza divina a coloro che credono in lui e aderiscono al suo Vangelo, grazie al dono dello Spirito. In questo consiste la salvezza che Gesù porta, nel fatto di non essere più schiavi ma figli.
Sia il brano evangelico che la seconda lettura sottolineano come la figura di Gesù sia portatrice di salvezza, come attraverso di lui la benedizione di Dio raggiunga l’umanità. Il tema della benedizione domina anche la prima Lettura tratta dal Libro dei Numeri.
La benedizione è allora uno dei temi dominanti della liturgia della Parola di questa domenica.
(MF)
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