Essere cristiani è essere liberi

A colloquio con il cardinale Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il cleroun prete deve sempre ricordare che è tale in quanto c’è il sacerdozio universale e non viceversa


Il vociare che arriva da Piazza San Pietro, riscaldata dai primi tepori primaverili, non disturba. Anzi, sembra rendere l’immagine di una Chiesa che si proietta sul mondo, e dal mondo riceve. Il cardinale Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il clero, esprime già nella postura questa medesima proiezione. Seduto sulla punta del divano e proteso su di noi, parla come un fiume in piena con quella passionalità che solo un’autentica gioia cristiana sa dare.


Eminenza...
No, no, che eminenza... Io sono Lazzaro, il povero don Lazzaro, povero perché anch’io come Lazzaro, l’amico di Gesù, sono un risuscitato, un graziato. Vede, io ho ricevuto il battesimo, la nuova vita, a 16 anni. La mia famiglia non era credente, e del cristianesimo non sapevo pressoché nulla. ...

La fine della cristianità ci impone di ripensare radicalmente la nostra presenza nel mondo, e la risposta di Papa Francesco è semplicemente questa: vivere il Vangelo. Come fa lui. “La Chiesa in uscita”, “l’ospedale da campo”, “le periferie del mondo”, “misericordiosi perché misericordiati”: tutte le parole proprie di Papa Francesco non sono altro che la declinazione di questo “ritorno al Vangelo”.

Qui in Occidente invece la Chiesa è percepita come un’istituzione normativa che discerne nella morale il bene dal male, cioè essenzialmente una struttura conservativa. Ecco, io penso che la nuova pastorale a cui ci invita Papa Francesco dovrebbe recuperare questo anelito di libertà, presentare gioiosamente il Vangelo come vera fonte di vera libertà. La buona notizia non è un elenco di permessi e di divieti, ma Gesù risorto: la tomba vuota che annuncia che non moriamo più. C’è una felicità più grande?


L'intera intervista a questo link:

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2023-04/quo-090/essere-cristiani-e-essere-liberi.html




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