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Un Triduo Pasquale ricco: una fotocronaca e i testi di introduzioni e preghiere

Il triduo Pasquale è una unica celebrazione che inizia il Giovedì Santo con la Memoria della Cena del Signore che termina nel silenzio senza benedizione finale perché continua il Venerdì Santo con l'Azione Liturgica della Croce, che è la memoria della Passione di nostro Signore Gesù Cristo. Tutto termina con la Grande Veglia Pasquale nella notte che celebra la Risurrezione.

In questi giorni la nostra preghiera è stata ricca e le celebrazioni, nella semplice linearità, hanno offerto momenti di gioia e di festa. 


Giovedì Santo 

Questa celebrazione ha visto la Lavanda dei piedi ai ragazzi che quest'anno riceveranno la Prima Comunione e ad alcuno loro catechisti mentre, accanto a loro, alcuni preparavano della pasta di pane che poi è stata donata dai ragazzi a chi volevano.






La nostra preghiera è stata questa:


Come scrive papa Francesco nell’Enciclica Desiderio desideravi “A quella Cena nessuno si è guadagnato un posto, tutti sono stati invitati, attratti dal desiderio ardente che Gesù ha di mangiare quella Pasqua con loro”.

Per tutte le persone che si sentono emarginate, escluse, per diversi motivi dalla società, perché possano trovare persone che sappiano ascoltare e condividere quel pane spezzato,

            Preghiamo.

 

Dio oggi si è chinato ai piedi dell’uomo. Gesù ci insegna che non servono grandi parole, lunghi discorsi, basta un asciugamano attorno alla vita, un semplice gesto per capire e far conoscere il grande comandamento dell’amore…del servire. 

Oh Signore, perché, nell’istituzione del ministero sacerdotale che oggi si rinnova, ogni sacerdote, e la Chiesa tutta riscopra lo spirito del servizio e della bellezza di mettersi a fianco di ogni fratello bisognoso.

            Preghiamo.

 

Non siamo venuti qui per far memoria dell’ultima Cena, intesa come ultima in questo mondo di Gesù prima della sua dipartita, ma siamo qui a vivere quella cena come unica e per questo ultima, irripetibile: Gesù è la Pasqua, questa è l’assoluta novità di quella Cena. Gesù li amo fino alla fine.

Per la nostra comunità, che si appresta a vivere il triduo pasquale, perché sull’esempio di Cristo servitore sappia cingersi i fianchi per vivere nello spirito della condivisione, accoglienza e servizio,

            Preghiamo.


Venerdì Santo

Proseguono in questo giorno le celebrazioni del Triduo Pasquale iniziate ieri sera.

Attraverso la liturgia della Parola e la preghiera universale, siamo stati radunati sul Calvario per commemorare la Passione e la Morte redentrice di Gesù. Nell’intensità dell’adorazione della Croce, abbiamo rivissuto il cammino dell’Agnello innocente immolato per la nostra salvezza. Abbiamo potuto portare nella mente e nel cuore le sofferenze dei malati, dei poveri, degli scartati di questo mondo, degli “agnelli immolati” vittime innocenti delle guerre, delle dittature, delle violenze quotidiane. La comunione eucaristica al pane consacrato il Giovedì Santo durante la memoria della Cena del Signore, ha chiuso questa celebrazione austera, ma che al tempo stesso ha racchiuso una promessa di speranza. Sì perché nella speranza dell’abbraccio liberatorio e universale di Cristo sulla croce ognuno si è poi ritirato in silenzio, per prepararsi nel raccoglimento del Sabato Santo alla gioia dell’alleluia della Veglia Pasquale. 

 




Sabato Santo

 

È giunto al termine il cammino della nostra Quaresima che ci ha chiamato a “sperare al di là di ogni speranza umana” (Rm 4,18) invitandoci a resistere alle seduzioni del potere, ad accogliere l’invito ad ascoltare il Signore che ci svela quale è la nostra “sete”, ci apre gli occhi per poter leggere la realtà con i suoi, inserendoci nella sua sequela di “inviato”, ad operare come lui ha operato ed avere così la nostra vita resa degna di essere vissuta in eterno, risorta già oggi nel nostro quotidiano.


Sabato Santo sera ci siamo trovati a concludere la nostra celebrazione del Triduo Pasquale con la Veglia di tutte le Veglie. Dopo l'accensione del cero Pasquale al fuoco nuovo benedetto e la processione nella notte nella quale per tre volte è risuonato l'annuncio: "La luce di Cristo!", il canto del Preconio Pasquale ha annunciato la Risurrezione.






Liturgia della Parola

(Introduzione)


In questi giorni anche i nostri fratelli gemelli ebrei stanno celebrando la Pasqua (questa è la loro quarta notte) e, nella loro liturgia ripetono “Oggi noi con i nostri padri siamo stati liberati dall’Egitto

 

Anche noi, nel Preconio appena cantato è stato ripetuto 7 volte: “Questa è la notte …”

 

Perché la Storia della Salvezza della quale abbiamo fatto memoria, si svolge al presente, non al passato. Il fare “memoria” non è un semplice “ricordare” degli eventi del passato, ma è un essere resi presenti a quegli eventi unici.

 

Quattro delle sette letture di questa notte ci portano a rivivere 4 notti:

-       La creazione

-       Il legare di Isacco

-       L’esodo

-       La venuta del Messia (Ezechiele, la settima lettura)


Anche Israele nella sua celebrazione Pasquale fa memoria di queste identiche 4 notti. Le prime tre sono al presente indicativo (“Oggi...”), la quarta al futuro (per sedici volte il verbo sarà al futuro). Anche noi con loro siamo in attesa del Messia, del suo ritorno.


Dopo il Canto solenne del Gloria al suono della campane, e l'omelia, sono stati conferiti a Susanna i Sacramenti dell'Iniziazione Cristiana (Battesimo, Confermazione ed Eucaristia)










Teresa, la madrina di Susanna ha poi proposto l'Assemblea di pregare così:


“O notte beata!”. Signore, noi tutti Ti ringraziamo con questo inno di lode per la Pasqua di Resurrezione che stiamo celebrando.

Grazie, Signore, per il dono della “Nuova Vita” di Gesù Risorto che è Sorgente di Luce e di Grazia per tutti i Sacramenti; in particolare per i Sacramenti dell’iniziazione cristiana che Susanna sta ricevendo in questa celebrazione e per il Battesimo che domani riceverà il piccolo Leonardo.

Signore, fa’ che la forza vitale del Tuo Spirito accompagni Susanna a proseguire e ad approfondire il suo cammino di fede in modo che possa conoscerTi sempre più e meglio nell’ascolto della Tua Parola e nella gioia interiore del sentirTi presente nella sua vita.

Fa’ o Signore che, grazie al suo esempio, anche noi riscopriamo il dono dei sacramenti ricevuti a nostro tempo ed aiutaci a manifestarli concretamente nelle nostre relazioni di vita familiare e sociale facendo un uso sensibile e delicato delle parole, curando la gentilezza dei gesti ed impegnandoci nella gioia della condivisione fraterna.

            Preghiamo

 

Un umile stella alpina realizzata dalle abili mani di un laboratorio artigianale. Un gentile pensiero portatomi da Susanna in uno dei nostri frequenti incontri un piccolo fiore che si accontenta di sbocciare fra le ruvide pieghe della roccia ma che in compenso da lassù può contemplare le infinite distese del cielo.

Signore insegnaci a rivolgere più spesso il nostro sguardo verso il cielo a coglierne la bellezza nella luce del giorno e nella magica visione delle notti stellate. E fa’ che il suo senso di Infinito ci parli di Te che, fin dai giorni della Creazione, ci avevi già tutti presenti e che già da allora pianificavi i modi e i tempi con cui renderci Tuoi Figli amati e benedetti da tuo Cuore di Padre.

            Preghiamo

 

Una immagine di Maria inviatami da Susanna per farmene conoscere la storia. Una Statua della Madonna che la tragedia del Vajont aveva travolto trascinandola per un centinaio di chilometri e che la pietà di un pescatore aveva riportato in salvo a Longarone a bordo della sua piccola barca. Ed è proprio là situata su quella piccola imbarcazione divenuta ora il Suo Altre, che Susanna ha potuto vederla da vicino con tanta commozione.

Fa’, o Signore, che la devozione a Maria che ha guidato la mano e il cuore di quel pescatore continui ad essere custodita nel tempo come sorgente di benedizione ed esempio di vita buona nella nostra vita personale e nella storia delle nostre comunità.

            Preghiamo

 

“Anch’io ho bisogno che Gesù mi accarezzi e si avvicini a me; e per questo vado a trovarLo negli abbandonati, nei soli, nei dimenticati”.

Sono parole pronunciate da Papa Francesco che, in uno dei suoi frequenti accorati appelli, ci ricordano le tristi conseguenze dei tanti problemi causati dall’indifferenza del nostro individualismo.

Fa’ o Signore che le “commosse e commoventi invocazioni” del Santo Padre raggiungano il cuore di tutti e che tutti, in forza delle responsabilità del proprio ruolo, trovino il modo di esaudire l’infinito, profondo e implorante desiderio di Giustizia e di Pace che, pur nelle diversità dei luoghi e delle culture, attraversa tutta la terra. Una Pace e una Giustizia che con la pazienza del dialogo e la lealtà della collaborazione, possano accogliere tutti in un “Respiro Universale” dove a tutti sia finalmente data l’opportunità di conoscere la “tanto sognata Terra Promessa” di una vita buona, serena e dignitosa.

            Preghiamo


In queste preghiere Teresa ha richiamato una stella alpina e una barca, ecco le loro immagini:





Al termine dell'Eucaristia, il momento delle firme prima di un momento di festa






Domenica di Pasqua

 

Introduzione

 

Xristos anesti ek nekron, thanato thanaton patisas, ke tis en tis mnimasin zoin xarisamenos


cioè:


Cristo è risorto dai morti calpestando la morte con la morte e ai dormienti nei sepolcri ha donato la vita

Questo tropario (canto) ortodosso risuona ripetuto in un crescendo di tono all’infinito nelle Chiese d’Oriente a raccontare la sorpresa e la gioia di un evento mai udito prima. Facciamo che cadenzi le nostre giornate non solo in questi giorni di lieti

 

 

Intenzioni penitenziali

 

Signore, ci hai chiesto di annunciarti e darti testimonianza; a volte invece noi ci richiudiamo in noi stessi e non facciamo attenzione ai fratelli in difficoltà: 

            Kyrie Eleison

 

Cristo, ci chiedi di non pensare solo ai nostri interessi, ma di alzare lo sguardo assumendo il tuo: 

            Christe Eleison

 

Signore, anche se vediamo spesso non riusciamo a credere e a comprendere le Scritture: 

            Kyrie Eleison

 

 

Preghiere dei fedeli

 

È Pasqua, la Pasqua del Signore e, in questo giorno santo, di fronte al Signore Risorto ci ricordiamo di chi muore nelle tante guerre disseminate sulla terra, delle troppe croci senza nome di chi affoga o muore fuggendo dalla terra dove è nato, di chi è solo, abbandonato, senza lavoro, casa, speranza. Signore aiutaci a non dimenticarci di loro e di sostenerli: 

            Ti preghiamo

 

Le due donne chiamate dal Risorto gli hanno abbracciato i piedi che sono il simbolo del suo passaggio tra di noi, della richiesta di seguirne l’esempio Ci ricordiamo allora dei costruttori di pace, di chi fabbrica passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, dei volontari nelle mense, nei dormitori, di tutti coloro che si chinano perché l’altro, abbracciandogli il collo, possa rialzarsi. Signore aiutaci a sostenerli e ad imitarli nel loro impegno: 

            Ti preghiamo

 

Questa notte nella grande Veglia Pasquale per 7 volte è stato proclamato “O notte beata!”. Signore, noi tutti Ti ringraziamo con questo inno di lode per la Pasqua di Resurrezione che stiamo celebrando.

Grazie, Signore, per il dono della “Nuova Vita” di Gesù Risorto che Susanna ha accolto questa notte ricevendo i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana e per il Battesimo che oggi ha ricevuto il piccolo Leonardo.

Signore, fa’ che la forza del Tuo Spirito li accompagni con le loro famiglie, a proseguire e ad approfondire il loro cammino di fede in modo che possano conoscerti sempre più e meglio nell’ascolto della Tua Parola.

            Ti preghiamo

 

Fa’ o Signore che, grazie all’occasione che ci hanno dato Susanna e Leonardo, anche noi riscopriamo il dono dei sacramenti ricevuti a nostro tempo ed aiutaci a manifestarli concretamente nelle nostre relazioni di vita familiare e sociale facendo annunciandoti e testimoniandoti nella gioia anche attraverso la condivisione fraterna.

            Ti preghiamo

 

Signore, aiuta la tua Chiesa ad essere sempre più Comunità viva e reale nel comune servizio reciproco e al mondo; sostieni tutti coloro che hai chiamato a dei ministeri dai servizi più umili di cura, ai catechisti, diaconi, presbiteri, sposi e famiglie

            Ti preghiamo

 

Anche questa Eucaristia nella Domenica di Pasqua, ha visto il battesimo di un bambino indiano di Bengalore: Leonardo


La sua famiglia ha desiderato proporre all'Assemblea il Canto all'Evangelo:



Il Battesimo di Leonardo:




Dopo l'Eucaristia, la famiglia ha inviato tutti ad un momento di festa con cibi tradizionali del loro paese








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