Prima a Betania, poi nel cenacolo. La liturgia insiste nel farci proclamare questi passi nei quali Gesù nei suoi ultimi giorni sta a tavola…
La tavola è il luogo dove si condividono i pasti ma anche dove si giunge dopo il lavoro stanchi ed affaticati. È allora anche un luogo dove, si è accolti e ci si riposa, si dialoga, ci si confida.
La tavola è il luogo dove lui ha preso i nostri piedi sporchi, malati e li ha lavati.
Siamone certi, Lui ci accoglie così come siamo. Se ancora pensiamo ad un Dio pronto a giudicarci, rendiamoci conto che in questi giorni accadrà il più incredibile degli avvenimenti: un giudice sospende la nostra condanna, perché ha scelto di andare a morire al nostro posto.
“Solo l’amore crea”, diceva padre Massimiliano Kolbe, martire ad Auschwitz.
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