L’attesa per la venuta del pontefice alla Cop28 negli Emirati Arabi Uniti dopo cinque anni dalla presentazione del Documento sulla Fratellanza Umana con il grande imam shaykh al-Azhar Ahmad al-Tayyeb è molto significativa almeno per sentire una testimonianza autorevole di fede e aiutarci tutti insieme a superare il grande silenzio dell’omertà e della viltà ma anche il rumore irrazionale dei bombardamenti al cuore e alla ragione dell’umanità. L’intervento di imam Yahya Pallavicini, vice presidente della Coreis, Comunità religiosa islamica italiana
Tra la maggioranza di centinaia di autorità religiose che hanno partecipato questa settimana al Global Faith Leaders Summit di Abu Dhabi come evento ufficiale e collaterale che anticipa la Cop28 sono stati invitati anche esperti di crisi ambientale come il professor Jeffrey Sachs, docente dell’Università Columbia negli Stati Uniti d’America e direttore emerito del Earth Institute e tra i redattori del programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Tra gli interventi aulici dei rappresentanti religiosi e le testimonianze tecniche di alcuni mediatori spirituali di correnti filosofiche, l’unico intervento che ha esplicitamente fatto concreto riferimento alla crisi e ai conflitti in Europa e in Medio Oriente è stato quello del prof. Sachs. Il grande silenzio, la paura di destare l’elefante nascosto nella cristalleria, ha condizionato ebrei, musulmani, cristiani, indù e buddhisti, dall’Indonesia al Libano, dall’India al Giappone, dall’Egitto alla Russia, dalle Americhe al Regno Unito.
L'intervento di Pallavicini continua a questo link:
https://formiche.net/2023/11/cop28/
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