Da un Instrumentum Laboris a un altro: le costituzioni sinodali differite

L'organizzazione del testo della Relazione di Sintesi (=RS)  in tre parti e 20 capitoli offre un quadro amplissimo di materie intorno a cui, per lo più, si riconosce che occorre riflettere ancora. Lo “status quaestionis” elaborato in queste 20 caselle presenta sempre un andamento tripartito: convergenze, divergenze e proposte.

La Relazione di Sintesi (=RS) della Prima Sessione della XVI Assemblea del Sinodo dei vescovi apre un enorme “cantiere ecclesiale”, sul quale, almeno per un anno, si leggerà la scritta “lavori in corso”. Come era chiaro già al momento della scelta di una “duplice assemblea”, questo passaggio del 2023 ha avuto, come esito, la trasformazione del Vetus Instrumentum Laboris in un Novum Instrumentum Laboris. La produzione di decisioni, come era inevitabile, è stata rimandata al prossimo anno, dopo il confronto ecclesiale, che dal centro tornerà alla periferia e troverà nuovo slancio e nuove argomentazioni.

Non ci soni deliberazioni, ma ci sono alcuni orientamenti chiari ...

L'analisi di Andrea Grillo continua a questo link:

https://www.cittadellaeditrice.com/munera/da-un-instrumentumlaboris-a-un-altro-le-costituzioni-sinodali-differite/?fbclid=IwAR0964ZZCcLrSmfPfqZMQZ_8QHqovgFMx6JxL085zNRpZ00qt3bJYLuuRIA

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