Il caso di Indi Gregory: basta con gli sciacalli del dolore

Avremmo dovuto imparare con il caso di Alfie Evans, il bambino di 2 anni morto nel 2018. E, prima ancora, con i casi di Eluana Englaro, di Piergiorgio Welby, e di tanti altri. Avremmo dovuto imparare dalle decisioni sofferte e irreversibili che la salute dei propri cari talvolta impone.

Siccome questa lezione è tutto fuorché norma, e anzi, in Italia è persino eresia, occorre esplicitarla. Il rispetto, la dignità, sono prima di tutto delle soglie: si varcano solo dopo aver chiesto il permesso, e dopo averlo chiesto in modo chiaro, senza alcuna ambiguità. E anche allora, dopo averlo ottenuto, la soglia va varcata in punta di piedi, con una cura e uno spirito di servizio infiniti, consapevoli che si sarà sempre in difetto con il dolore e lo strazio altrui.
Invece niente. Ci troviamo di fronte a una politica che, per una bambina data per incurabile dai medici, invece di bussare e chiedere permesso, sfonda la porta, naturalmente dopo aver messo mano alla calcolatrice...

La riflessione di ValigiaBlu a questo link:

https://www.valigiablu.it/indi-gregory-cittadinanza-onoraria-italia/



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