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Nella Domenica XXII PA (Mt 25,1-13), abbiamo pregato così ...

INTRODUZIONE:

Oggi siamo invitati a tener viva la nostra attenzione, a vegliare: dapprima la sapienza che aiuterà benevola chi la cerca e poi con la speranza invocata da San Paolo che non ci renderà tristi aspettando la venuta del Signore. Infine poi con la parabola del Vangelo che ci insegna che vegliare non significa soltanto non dormire, ma essere preparati; infatti tutte le vergini dormono prima che arrivi lo sposo, ma al risveglio alcune sono pronte e altre no. Qui sta dunque il significato dell’essere saggi e prudenti: si tratta di non aspettare l’ultimo momento della nostra vita per collaborare con la grazia di Dio, ma di farlo già da adesso. Ogni tanto bisognerebbe chiedersi: se fosse oggi l’ultimo giorno, come mi sono preparato, preparata?

Vegliare, vigilare, è andare incontro al Signore con le lampade del desiderio accese; è essere saggi, cioè pronti a vivere il tempo lungo dell’attesa con l’aiuto dell’olio dell’intelligenza. Come fare fronte alla possibilità di addormentarci, ovvero di dimenticare, di rimuovere l’orizzonte della venuta del Signore? Lottando ogni giorno per non lasciare appesantire le nostre vite dalla ripetitività del quotidiano, che è pur sempre l’oggi di Dio, l‘unica porta d’accesso nel mondo alla venuta finale del Signore: “Beati quei servi che il Signore alla sua venuta troverà vigilanti!” (Lc 12,37).

 

INTENZIONI PENITENZIALI:

1.     Signore, per tutte quelle volte che non ti cerchiamo, addormentandoci nella routine della quotidianità - Kyrie eleison

2.     Cristo perdonaci se viviamo una vita senza l’olio della carità che dà luce alla nostra fede - Kriste eleison

3.     Signore, che ci inviti ad alimentare la nostra vita con la bellezza del tuo amore, ma non sempre riusciamo a coglierne i segnali - Kyrie eleison

 

PREGHIERE DEI FEDELI:

1.     Signore, a noi che amiamo misurarci il quoziente di intelligenza, dona il desiderio di incontrare la tua sapienza che illumina ogni nostro giorno e guida i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre scelte verso il bene comune, soprattutto verso gli ultimi della terra. Preghiamo. 

2.     Signore, dentro ognuno di noi abitano saggezza e stoltezza, aiutati affinché non cadiamo addormentati nelle braccia di questo mondo e fa che teniamo accesa la nostra lampada con l’olio della misericordia, dell’amore della Tua parola, per ogni essere umano e tutto il creato. Preghiamo.

3.     Per coloro che hanno potere politico ed economico, la sapienza divina illumini il loro cuore e la loro mente affinché progettino un’economia che promuove sostenibilità, giustizia, pace e riconosca la dignità a tutti gli esseri umani. Preghiamo.

4.     Per tutti i genitori che ogni giorno nel mondo rimangono orfani di figlie e figli a causa della povertà, della fame, delle malattie e delle guerre: Dio accolga il loro dolore e lo trasformi in pensieri e gesti di pace. Preghiamo.

5.     Per nostro fratello Mohammed, giovane marocchino investito e ucciso a Bolzano da un treno e per tutti i Mohammed che non trovano posto nella nostra ricca regione e che sono costretti a sopravvivere nelle boscaglie e a rendersi invisibili per non venire sgombrati e vedere distrutte le loro poche speranze per una vita migliore. Preghiamo.

6.     Signore, donaci cuore aperto e orecchi che sanno ascoltare e mani delicate che sanno accarezzare, donaci di sapere stare in silenzio accanto a chi soffre nel corpo e nello spirito. Preghiamo.

ANTIFONA DI COMUNIONE  
L’Antifona di Comunione che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto del Vangelo proprio per dire che la Parola, Eucarestia e Comunione compongono un’unità inscindibile. 

Lo si è sottolineato anche accendendo le candele all'altare da quella dell'ambone e dal pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola. Preghiamo:

 

"Vegliate, perché non sapete né il giorno né l'ora in cui verrà il Signore.”

 

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