Pensare la fede: La formazione del laicato. Problemi e sfide

Ferma l'importanza del sapere "come" relazionarsi con gli altri, quando la Chiesa comincerà ad occuparsi seriamente del sapere "cosa" dire agli altri?


Formazione. È questa una delle tante parole chiave che scandiranno il cammino sinodale della chiesa in Italia. Una parola che certo non giunge nuova alle orecchie di chi frequenta l’ambiente ecclesiale, tanto più se impegnato come educatore, catechista, animatore ecc.
L’impressione, infatti, è che da parte dello stesso laicato non ci sia “piena avvertenza” della necessità di una seria formazione teologica, e tanto meno un “deliberato consenso” verso le iniziative che pure vengono proposte per riuscire a rispondere per esempio a queste domande: cosa significa che Gesù faceva i miracoli? Che senso hanno le parabole? Cosa ci dicono i vangeli? Che cos’è la fede? A cosa servono i sacramenti? Cosa vuol dire che Gesù ci redime con la sua morte? Siamo sicuri di sapere davvero cosa vogliono dire queste domande e quali siano le risposte, oppure in realtà abbiamo solo una certa precomprensione, proveniente solitamente dalla catechesi che abbiamo vissuto, ma che in realtà non corrisponde più al modo con cui oggi si studia e si approfondisce la novità, la bellezza e il senso del messaggio cristiano?

L'articolo di Stefano Fernaroli è a questo link:

https://www.vinonuovo.it/teologia/pensare-la-fede/la-formazione-del-laicato-1-problemi-e-sfide/

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