Francesco e l’anti-città. Il saggio di padre Spadaro letto da Cristiano

La riflessione di Riccardo Cristiano sul saggio firmato dal sottosegretario alla cultura in Vaticano, padre Antonio Spadaro, sul Fatto quotidiano riguardo il rapporto tra Bergoglio, la città e il senso profondo delle periferie

Quando penso all’importanza che certo tradizionalismo ha trovato in tanti pensieri mi ricordo del Vangelo secondo Marco: “Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione”. Ogni tradizionalismo assoluto finisce col temere la storia, tanto che in ambienti opposti a quelli di cui qui parliamo si ricorse al trattino per congiungere i termini marxismo e leninismo; hai visto mai che qualcuno pensasse che ci fosse uno sviluppo, un movimento pur minimo a differenziare il primo e il secondo.

È anche per questo mio vizio che ho trovato subito uno stimolo ad interessarmi a questo testo nelle parole con cui il sottosegretario alla cultura in Vaticano, padre Antonio Spadaro, apre il suo saggio su “Il papa e l’anti-città”, una sua relazione al riguardo del rapporto tra Bergoglio e la città pronunciata al Macro di Roma, una cui sintesi appare oggi su ...

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