Passata alla Camera la proposta di legge voluta dalla Commissione Difesa che prevede la revisione del modello delle Forze armate interamente professionali, nonché la proroga al 2033 (e non più al 2024) del termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150mila unità, e la delega al governo per la revisione dello strumento militare nazionale. “Un risultato”, ha detto Guerini “di significativo rilievo tecnico e politico”
La guerra in Ucraina ha messo l’occidente di fronte a una nuova sfida per lo strumento militare. Non ci si vuole più far trovare impreparati e insieme al dibattito europeo sull’aumento dei budget destinati alla Difesa, vi sono sul tavolo anche riforme e proposte per modernizzare le Forze armate affinché rispondano ancor più efficacemente alle esigenze contemporanee della collettività. Esse sono chiamate via via a svolgere compiti sempre più diversi che si aggiungono a quelli più tradizionali, dal contrasto alle pandemie alle nuove minacce ibride alla sicurezza, che raggiungono anche lo spazio.
È in questo clima di fermento che nel nostro Paese, grazie al lavoro della Commissione Difesa, è stato approvato alla Camera il disegno di legge che prevede la revisione del modello delle Forze armate interamente professionali, nonché la proroga al 2033 (e non più al 2024) del termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150mila unità, e la delega al governo per la revisione dello strumento militare nazionale. L’approvazione del testo, che ora passerà al Senato.
La riforma riguarderà ...
L'articolo di Gaia Ravazzolo a questo link:
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