Dalla Pasqua al nuovo Nobel pensando all’Ucraina

La Pasqua ormai si avvicina, ma è possibile pensarci senza pensare all’Ucraina e all’Ucraina senza riflettere sulla Pasqua imminente? Il nuovo numero di Civiltà Cattolica letto da Riccardo Cristiano

La Pasqua ormai si avvicina, ma è possibile pensarci senza pensare all’Ucraina e all’Ucraina senza riflettere sulla Pasqua imminente? Il discorso si può estendere. E questo proveremo a fare qui cercando di non forzare i temi trattati nel nuovo quaderno de La Civiltà Cattolica, che correttamente invece li separa e presenta infatti un’accuratissima ricostruzione della guerra che si combatte in Ucraina.

 

La Pasqua è rito di passaggio, come si sa, la citata Haggadà di Pasqua, testo ebraico, è illuminante sulla Pasqua: “Perciò dobbiamo proclamare la vittoria di Colui che fece per i nostri padri e per noi tanti e tali prodigi. Egli ci ha condotti dalla schiavitù alla libertà, dalla tristezza alla gioia, dal lutto alla festa, dalle tenebre alla luce, dalla servitù alla redenzione”.

Questa è l’origine. E si prosegue sottolineando un altro significato della Pasqua. Un secondo tema molto presente nei testi liturgici è quello della nuova nascita: “Con il mistero pasquale, Dio compie ‘l’opera dell’umana salvezza’, così che ‘tutto il mondo riconosca e veda che quanto è distrutto si ricostruisce, quanto è invecchiato si rinnova, e tutto torna alla sua integrità'”. Allora? Alla fine il testo sembra prenderci per mano: “Di fronte ai mali che attanagliano il mondo, anche i credenti sono tentati di essere presi dallo scoraggiamento e dalla paura, di non sapere più chi sono, da dove vengono e dove vanno, e così sono portati a leggere gli avvenimenti della storia con i soli criteri umani. Avviene come per il servo del profeta Eliseo, il quale, quando vide la città tutta circondata da cavalli e da carri, esclamò con sgomento: ‘Ohimè, mio signore! Come faremo?’. Eliseo gli rispose di non temere, ‘perché ….

 


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https://formiche.net/2022/03/pasqua-nobel-ucraina-civilta-cattolica/


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