I tre testi che compongono la liturgia della parola del Giovedì Santo sono tutti caratterizzati da un comando di ripetizione.
Nel brano dell'esodo Mosé afferma: "Questo giorno sarà per voi un memoriale ... di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne" (Es 12,14).
Nel brano di San Paolo troviamo per due volte il comando del Signore: "Fate questo in memoria di me!" (1Cor 11,24. 25).
Infine, dopo aver lavato i piedi ai discepoli, Gesù afferma: "Vi ho dato l'esempio, perché voi facciate come ho fatto io" (Gv 13,15).
In questi comandi di ripetizione possiamo scorgere un aspetto significativo: nella celebrazione della Pasqua, anche quella dell'eucaristia settimanale, è l'oggi dei credenti, il nostro oggi, ad essere coinvolto negli eventi di salvezza accaduti una volta per tutte in un passato lontano.
Partecipare alla Pasqua, alle Eucaristie delle Domeniche, è accogliere l'invito a fare della nostra vita quello che Gesù ha fatto della sua. È questo quel "Fate questo in memoria di me!"
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