Domenica della Palme abbiamo pregato così ....



Il motto del viaggio di Papa Francesco a Malta è una citazione degli Atti degli Apostoli che dice: «Ci trattarono con rara umanità» (28,2). Si riferisce al modo in cui i maltesi accolsero l’Apostolo Paolo e tutti quelli che insieme a lui erano naufragati nei pressi dell’Isola. Li trattarono “con rara umanità”, quindi non solo con umanità, ma con una umanità non comune, una premura speciale. Quella del naufragio è un’esperienza che migliaia di uomini, donne e bambini hanno fatto in questi anni nel Mediterraneo. E purtroppo per molti di loro è stata tragica. 


Riprendendo la preghiera del Papa, preghiamo anche noi per questi nostri fratelli che hanno trovato la morte nel nostro Mare Mediterraneo. E preghiamo anche per essere salvati da un altro naufragio che si consuma mentre succedono questi fatti: è il naufragio della civiltà, che minaccia non solo i profughi, ma tutti noi. Per salvarci da questo naufragio non ci resta che comportarci con umanità
accendiamo fuochi di fraternità, intorno ai quali le persone possano riscaldarsi, risollevarsi, riaccendere la speranza. Rafforziamo il tessuto dell’amicizia sociale e la cultura dell’incontro. 

Per questo preghiamo


I rami d’ulivo che porteremo nelle nostre case ci ricordano che siamo chiamati dal Signore a vivere nella concordia. Preghiamo per la conversione di chi può decidere le sorti dell’umanità: uomini adulti, intelligenti, colti, ricchi e potenti che mandano giovani, spesso i più poveri, a uccidere altri giovani come loro, con gli stessi sogni e le stesse speranze. 

Per questo preghiamo


Esprimiamo la nostra gratitudine alle tante persone che, concretamente, si impegnano nell’accogliere, ascoltare e curare le vittime di tutte le guerre e delle migrazioni, perché i loro gesti valgono molto di più di tante parole. Per la loro fedeltà al Vangelo di Gesù ti ringraziamo e preghiamo affinché il Tuo spirito di fortezza non li abbandoni mai.

Per questo preghiamo


Per noi e la nostra comunità. Perché la Settimana Santa che ci apprestiamo a vivere ci renda attenti e pronti a stare accanto con delicatezza a chi è segnato dalla malattia, dalla sofferenza per un lutto, per un abbandono, per una separazione, per una situazione difficile. 

Per questo preghiamo

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