Martedì 11 maggio verrà presentato il testo del Motu proprio “Antiquum ministerium” che conferirà a questo servizio una dimensione istituzionale che già, di fatto, esiste non solo nelle parrocchie per la Catechesi di Iniziazione Cristiana ma, come vera e propria vocazione soprattutto nelle Chiese dell'America Latina e dell'Africa dove presiedono anche a Gruppi Ecclesiali e Comunità.
La convinzione maturata e ha preso la forma del Motu proprio Antiquum ministerium che martedì prossimo alle 11.30 verrà presentato in Sala Stampa vaticana alla presenza dell’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, e di monsignor Franz-Peter Tebartz-van Elst, delegato per la Catechesi del dicastero.
Il Motu proprio dunque istituirà formalmente il ministero di catechista, sviluppando quella dimensione evangelizzatrice dei laici auspicata dal Vaticano II. Un servizio da vivere con intensità di fede e in una dimensione comunitaria, come sottolineato anche lo scorso 31 gennaio nell’udienza ai partecipanti all’incontro promosso dall’Ufficio catechistico nazionale della Cei. “Questo è il tempo – aveva detto il Papa – per essere artigiani di comunità aperte che sanno valorizzare i talenti di ciascuno. È il tempo di comunità missionarie, libere e disinteressate, che non cerchino rilevanza e tornaconti, ma percorrano i sentieri della gente del nostro tempo, chinandosi su chi è ai margini”.
(BiGio)
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