Myanmar: continua la protesta e la repressione nel silenzio dell'ONU


Insegnanti, medici, operaie tessili, studenti, operatrici sanitarie, monaci buddisti. Donne, uomini, ragazze e ragazzi. Partecipano tutti alle diverse manifestazioni di protesta e di disobbedienza civile organizzate negli ultimi due mesi contro il colpo di Stato della giunta militare birmana che dall'1 febbraio controlla Myanmar dopo aver destituito il governo di Aung San Suu Kyi (che due giorni fa è stata accusata anche di aver violato una legge sui segreti di Stato risalente all'epoca coloniale) a causa di presunte frodi nel corso delle elezioni dello scorso novembre vinte dal partito dell'ex leader di fatto.

Tutti hanno motivi per esserci alla protesta e l'ONU non interviene per l'opposizione di Cina, India, Russia e Viet-Nam

Un articolo di approfondimento di Roberta Aiello da www.valigiablu.it a questo link: https://www.valigiablu.it/myanmar-esercito-proteste-resistenza/


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