Africa, la sfida per l'Europa

L’Africa potrà essere un partner indispensabile per una crescita equilibrata in rapporto all’Europa o, al contrario, diventare un fattore di rischio e destabilizzazione


L’importanza dell’Africa nelle relazioni internazionali crescerà nei prossimi anni. Le ragioni economiche sono note. Lì sono le maggiori risorse di minerali preziosi e terre rare necessarie alle produzioni tecnologicamente avanzate, le enormi riserve d’acqua non sfruttate, i due terzi delle terre arabili del pianeta non ancora utilizzate. L’Africa può rappresentare, in particolare per l’Europa, un partner indispensabile per una crescita equilibrata di entrambi o, al contrario, diventare un fattore di rischio e destabilizzazione. Inoltre, a trent’anni dalla fine della Guerra fredda, l’ordine mondiale si sta modificando strutturalmente. Alla contrapposizione rigida dei blocchi contrapposti (che pure garantiva al proprio interno un certo grado di stabilità) non è seguita, come molti fantasticavano, una diffusione progressiva delle istituzioni liberal-democratiche. Siamo invece in presenza di una competizione disordinata, non solo tra le superpotenze (Stati Uniti e Cina), ma anche tra potenze regionali (Russia, India, Turchia, Cina, Iran, Arabia Saudita) che suppliscono al minor peso con una maggiore aggressività. Per di più, mentre c’è una crisi evidente degli organismi multilaterali che sarebbero invece indispensabili per governare un mondo ormai multipolare. La sfida all’egemonia statunitense sfida vede in prima fila, con ruoli e capacità diverse, Cina e Russia: in questo senso, l’aggressione all’Ucraina rappresenta solo l’elemento più visibile e dirompente. Al centro di questo disordine c’è ...

L'articolo di Mario Raffaelli continua a questo link:


Nessun commento:

Posta un commento