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Letture, ad un anno dalla morte rileggere Benedetto XVI

Giuseppe l’uomo “giusto”, che in silenzio segue la sua strada, quella strada indicata da Dio, la segue anche quando non comprende fino in fondo che percorso stia facendo, la segue, con tutte le conseguenze che non aveva previsto, tra dolori e grandi meraviglie. Giuseppe che sceglie Maria, che non si spaventa e che ama Gesù fin dal momento in cui è avvertito della sua esistenza. Tratti così familiari e amati da papa Benedetto XVI e che dal suo ritiro nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano aveva dedicato la riflessione per la IV domenica di Avvento del 22 dicembre 2013 principalmente alla figura di san Giuseppe, presentata dal testo evangelico del giorno (in Matteo 1, 18-24). E questo testo è stato pubblicato qualche giorno fa  il giornale domenicale tedesco "Welt am Sonntag", collegato al quotidiano "Die Welt",in tedesco e poi in italiano dall’Osservatore Romano. 


Come ha spiegato padre Federico Lombardi nell’intervista che accompagna la pubblicazione, esiste una raccolta di tali omelie “private” di Benedetto XVI, registrate e trascritte dalle memores Domini — le consacrate che abitavano con lui — e che sono state di recente affidate dall’esecutore testamentario, l’arcivescovo Georg Gänswein, al Dicastero per la comunicazione (Libreria editrice vaticana), in collaborazione con la Fondazione vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI. La raccolta contiene oltre trenta omelie “private” degli anni del pontificato e oltre un centinaio dei primi anni successivi alla rinuncia. La preparazione della loro pubblicazione da parte della Lev sarà curata da padre Lombardi nel corso dei prossimi mesi. Nessuna “novità” di genere teologico o esegetico, ma una riserva di preziosa forza spirituale,  una prerogativa degli scritti di Joseph Ratzinger.



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