«Nessuno venga escluso dalla IA»

La presidente del Cnr, Carrozza: è una rivoluzione che cambia la nostra vita, esserne fuori moltiplica le disuguaglianze. Fondamentali i richiami del Papa al “senso del limite” e al “pensiero critico”. Gli algoritmi non devono decidere per noi.

Maria Chiara Carrozza ha un’agenda fittissima, ma la presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche - studiosa di bioingegneria, già ministra dell’Università e rettrice della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa - si ritaglia uno spazio per discutere del Messaggio del Papa. L’intersezione tra intelligenza artificiale (IA) ed etica le sta molto a cuore.

Professoressa Carrozza, il Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace fa un’eccellente panoramica del tema della IA. Un punto qualificante dalla prospettiva di Francesco pare quello del “senso del limite” rispetto all’“ossessione di controllare tutto”. Come interpreta questo invito?

Il tema dell’intelligenza artificiale apre inevitabilmente il dibattito sui rischi che derivano dal suo uso. Da scienziata, posso dire che da anni la comunità scientifica utilizza questo strumento per raggiungere risultati impensati fino a pochi anni fa, in molteplici settori: dall’ambito medico- sanitario allo studio dell’ambiente fino ad applicazioni nel campo della sicurezza. Alla base del lavoro di chi fa ricerca ci sono certamente dei limiti di natura etica, ma sono del parere che l’intelligenza artificiale sia uno strumento che possa aprire nuove strade nell’innovazione, e che vada esplorata e conosciuta, più che temuta. L’invito al “senso del limite” rivolto dal Santo Padre è un richiamo...

L'intera intervista continua a questo link:

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202312/231215carrozzalavazza.pdf


Nessun commento:

Posta un commento