Il 2024 si presenta come un anno duro e cruciale per il destino della fragile democrazia ucraina. Difendere il fronte e continuare ad assicurarsi il supporto dei propri alleati sono i compiti che aspettano l’Ucraina nei mesi a venire. Riuscire in entrambi i compiti potrebbe significare che le difficoltà odierne possono essere superate, ma questo esito appare, oggi, quanto mai incerto.
Alla fine dell'estate del 2023, l'offensiva condotta dalle forze armate ucraine contro le truppe d'invasione della Federazione Russa ha raggiunto il suo culmine per poi terminare nelle settimane successive, all'arrivo dell'autunno.
Nonostante lo sforzo profuso dai soldati impiegati al fronte, la linea difensiva russa ha retto l'urto, impedendo alle truppe di Kyiv di manovrare tra le linee nemiche. Ciò le ha forzate in un conflitto di attrito che, in assenza di un'adeguata copertura aerea, si è rivelato estremamente dispendioso in termini di risorse materiali e umane.
Tagliare in due tronconi le linee logistiche che corrono parallele alla costa del mar d'Azov e permettono il rifornimento delle truppe russe stanziate nel sud dell'Ucraina, il principale obiettivo dell'offensiva, non è stato raggiunto. Così, con il passare delle settimane e il ridursi delle scorte di munizioni, le forze armate ucraine hanno abbandonato le azioni offensive per disporsi a difesa delle proprie posizioni.
L'analisi di Flavio Pintarelli è a questo link:
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