Il Logo della Domenica della Parola di Dio: come consuetudine la III dopo Natale

 Il Logo della Domenica dalla Parola di Dio si ispira al passo evangelico dei discepoli di Èmmaus (Lc 24, 13-33) e mette in evidenzia il tema del rapporto tra i viaggiatori, espresso in sguardi, gesti e parole. Gesù appare come colui che «si avvicina e cammina con» l’umanità (Lc 24, 15), «stando in mezzo» (Gv 1, 14).



I discepoli: "Due di loro erano in cammino" (Luca 24,13). Nei due discepoli Luca accoglie il volto di tutti i credenti. L'attenzione alla reciprocità tra maschile femminile, che attraversa tutto il racconto lucano, ha spinto alcuni esegeti a vedervi una coppia, individuando nel discepolo anonimo la moglie di Cleopa.

La luce: mentre il sole volge al tramonto, un'altra luce scalda il cuore dei discepoli: la luce della Parola. Nel gesto eucaristico e se incontrerà la sua pienezza, rendendo piena la comunione con il maestro: "allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero" (Luca 24,29).

I piedi: il Risorto condivide i passi dell'uomo e la potenza della sua Parola sa orientarli nella giusta direzione perché "Lampada ai miei passi e la tua parola, luce sul mio cammino" (salmo 119,105). Per questo essi "Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme" (Luca 24,33).

Il Risorto: con discrezione, Gesù si pone sul nostro cammino, si "mette in mezzo", abitando la nostra storia, le nostre domande. Egli interpella ed ascolta sia chi esprime la propria delusione sia chi la costudisce nel silenzio del cuore: "Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro" (Luca 24,15).

La stella: additata da Risorto, è il segno dell'Evangelizzazione: "Essi narravano ciò che era accaduto e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane" (Luca 24,35).

Il rotolo in mano a Gesù: nel dialogo tra antico e nuovo testamento si svela il mistero della salvezza. "Cominciando da Mosè ed a tutti i profeti, spiegò loro in tutte le scritture ciò che si riferiva a lui" (Luca 24,27).


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