Non solo Ucraina, non solo Gaza

L’espressione “terza guerra mondiale a pezzi”, coniata nel 2014 da Papa Francesco, riecheggia tra gli analisti dispiegando tutta la sua pregnanza. È innegabile: la nostra è un’epoca di conflitti disseminati eppur collegati in quanto a cause e corresponsabilità, effetti e rischi propagativi. 


È il lato oscuro di un’interdipendenza fatta di antagonismi locali ma intelligibili più chiaramente a livello globale. Nella trama si inserisce anche la metamorfosi della guerra, ibrida in relazione alle modalità, certo, ma anche rispetto agli attori: non più soltanto statuali, a dispetto dei postulati moderni

Tutto ciò è ormai incontrovertibile, basti guardare al teatro ucraino e a quello israelo-palestinese, come pure alle vicende di Libia e Siria. Ma il mosaico si compone di molte altre tessere, che importa sommariamente ricordare per un surplus di consapevolezza sull’impossibilità di confidare nella protezione della mera distanza geografica.

In Africa 31 Stati e circa 300 gruppi sono coinvolti in conflitti, nelle Americhe del Centro e del Sud 7 governi e circa 40 tra cartelli del narcotraffico e milizie rivoluzionarie imbracciano le armi. L’Asia annovera 27 governi e circa 500 soggetti non statuali in stato di conflitto....

L'intero articolo di Giuseppe Casale è a questo link:

https://www.agensir.it/mondo/2024/01/01/non-solo-ucraina-non-solo-gaza-la-guerra-mondiale-a-pezzi/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=la-newsletter-di-agensir-it_2




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