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Un vescovo, sette laici: chi sono i 20 “martiri” della fede del 2023

Si tratta dell'ausiliare di Los Angeles, David O'Connell. Diffuso anche quest'anno l'elenco di chi ha pagato con la vita la testimonianza della propria fede. Dal 1980 si contano 1.283 vittime


C’è anche un vescovo - l’ausiliare di Los Angeles David O’Connell - tra i venti operatori pastorali uccisi nel corso del 2023. Non accadeva dal 2010. A ucciderlo, lo scorso 18 febbraio, è stato il marito della governante che seguiva il vescovo, con un colpo di pistola. Il bilancio di quest’anno è superiore di due unità rispetto a quello dello scorso anno, e continua a testimoniare come nel mondo continui a essere versato sangue da sacerdoti, consacrati, suore e anche laici nello svolgimento della propria azione pastorale o di testimonianza di fede. La fotografia scattata come ogni fine anno dall’Agenzia Fides mostra che ancora una volta il continente africano detiene il triste primato del maggior numero di vittime: 9, come lo scorso anno. È la quinta volta negli ultimi 12 anni che detiene questo poco invidiabile primato. Distanziata a 6 vittime (due in meno rispetto al 2022) arriva il continente americano, mentre con quattro vittime l’Asia si pone al terzo posto (lo scorso anno aveva registrato una sola vittima). Infine fa capolino anche l’Europa con un solo caso, in Spagna dove a essere ucciso da un giovane marocchino armato di machete è stato il sacrestano della parrocchia di Nostra Signora de La Palma ad Algeciras, nella provincia di Cadice.


L'intero report a questo link:

 

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