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Nella Domenica della Parola (III dopo Natale) abbiamo pregato così ...




Introduzione alla Celebrazione


Oggi, in questa Eucaristia saranno tre i punti focali:

·      La Domenica della Parola istituita 5 anni fa da papa Francesco che, quest’anno si colloca al centro della Il tema di quest’anno è “Rimanete nella mia Parola” (Gv 8,30)

·      Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani che quest’anno ha come tema centrale “Ama il Signore Dio tuo e ama il prossimo come te stesso

·      L’avvio di un cammino che ci porterà a costituire il Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

Il Logo della Domenica della Parola di Dio si ispira al passo evangelico dei discepoli di Èmmaus (cfr. Lc 24, 13-33) e mette in evidenzia il tema del rapporto tra i viaggiatori, espresso in sguardi, gesti e parole. Gesù appare come colui che «si avvicina e cammina con» l’umanità (Lc 24, 15), «stando in mezzo» (Gv 1,14). La stella additata dal Risorto è l’evangelizzazione. Il rotolo in mano a Gesù è l’intera Scrittura ebraica e cristiana.

 

Anche oggi al centro dell’Evangelo c’è la chiamata dei discepoli che, nel linguaggio della Scrittura significa l’invito ad entrare al servizio del Signore ed è per questo che viene preceduta dalla sollecitazione a “credere nel Vangelo” (e non “al Vangelo”) coinvolgendoci, immergendoci completamente in quella lieta notizia che non è un libro ma una persona: Gesù Cristo che significa il fare nostro fino in fondo il suo modo di essere e di vivere.

 

Ecco perché oggi, in questa Domenica, mettiamo particolarmente al centro la Parola nelle sue tre dimensioni di Annuncio, Celebrazione, Vita vissuta ponendo in rilievo le “due mense” quella della Parola e quella dell’Eucaristia.

 

Dopo la processione iniziale il Diacono porrà il Lezionario sull’altare. Questo gli conferisce un onore molto particolare. Essendo l’altare Cristo stesso, soltanto l’Eucaristia e il Lezionario godono del privilegio di potervi stare sopra. Questa deposizione tecnicamente è una intronizzazione. Desidera esprimere che è la Parola di Dio che ci ha convocati qui e che ha preso il posto centrale nell’Assemblea lungo tutta la celebrazione e che il Pane della Parola diventerà il Pane Eucaristico.

 

Intenzioni penitenziali

Signore ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che le nostre preoccupazioni, difficoltà e pigrizie hanno soffocato la Parola di Dio e non abbiamo ascoltato con generosità e coraggio

Kýrie eléison

Cristo ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che non abbiamo avuto occhi per riconoscere il tuo volto nei fratelli e nelle sorelle che abbiamo incontrato e non abbiamo amato Te, attraverso di loro, secondo il tuo comandamento, scegliendo la via della divisione invece di quella della condivisone

Christe eléison

Signore ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che abbiamo sprecato il nostro tempo non riconoscendo il regno di Dio vicino a noi e non abbiamo convertito il nostro cuore alla tua Parola

Kýrie eléison 

 

Introduzione alla Proclamazione della Parola

Proclamare la Parola assume il valore di un avvenimento salvifico, nel quale si attualizza la storia della salvezza, ricordiamo cosa disse Gesù dopo aver in Sinagoga letto il rotolo di Isaia: “Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato” e, questo, avviene ogni volta che la Parola viene proclamata ed ascoltata.

I lettori, dopo la benedizione, non leggono, ma pro-clamano la Parola cioè l’annunciano con forza solenne davanti all’Assemblea che è chiamata ad ascoltarla (non solo distrattamente sentirla) con attenzione. La proclamazione della Parola non è una lettura collettiva, quindi lasciamo giù i “foglietti” che potremo invece portare a casa per riprendere la Parola nella preghiera: pregare è prima di tutto “ascoltare” la Parola. Solo così diventa realmente l’epifania della bellezza della misericordia di Dio che diventa efficace in noi.

Dopo la Proclamazione dell’Evangelo, il Lezionario della Parola di Dio verrà solennemente portato e collocato sul seggio preparato davanti all’Altare.

 

Preghiere dei Fedeli

Signore, come gli abitanti di Ninive anche noi, spesso, viviamo lontani da te. Fa che ritroviamo il desiderio della tua Parola: che possiamo ascoltarla con orecchio attento per poter aprire la nostra mente, il nostro cuore, le nostre braccia e rendere mite il nostro linguaggio verso noi stessi e gli altri: preghiamo.

Preghiamo per la nostra comunità riprendendo le parole di Martin Luther King: “Dove lo troviamo, questo Dio? In una provetta di laboratorio? No. Dove mai, se non in Gesù Cristo, il Signore della nostra vita? Conoscendo lui, noi conosciamo Dio. Non solo Cristo è divino, ma Dio è simile a Cristo. Cristo è il Verbo fatto carne. Egli è il linguaggio dell’eternità tradotto nelle parole del tempo.” Affinché ogni domenica e ogni giorno la nostra comunità possa essere linguaggio di condivisione: preghiamo.

Signore siamo tutti chiamati a riconoscere che l'unità dei cristiani non sarà mai una sintesi o una riduzione al minimo denominatore comune, quanto il riconoscimento del contributo positivo delle diverse Chiese al cammino di tutte nel cercare sempre e solo te, la nostra salvezza: preghiamo

O Dio nostro Padre che hai voluto radunare i discepoli del tuo figlio attorno alla proclamazione del Vangelo, in questo tempo di preghiera per l'unità dei cristiani doma alle Chiese delle diverse tradizioni di trovare il proprio centro di unità nell'ascolto dell'unica tua parola: preghiamo

O Dio nostro Padre che nell'insegnamento di tuo Figlio Gesù ci hai fatto conoscere una parola nuova e liberante, donaci di saper dire a nostra volta parole di libertà: preghiamo

In questo tempo di preghiera per l'unità dei cristiani, insegnaci a riconoscere e rispettare la libertà di essere diversi nelle nostre tradizioni ed uniti nel cercare sempre e solo te, la nostra salvezza: preghiamo


Introduzione all’Antifona di Comunione

Il libro contenente la Parola di Dio è stato solennemente portato e collocato sul seggio davanti all’Altare. È stato un gesto simbolico con il quale abbiamo manifestato non solo la nostra volontà di metterla al primo posto della nostra vita ma anche che quella stessa Parola è ora diventata quell’unico pane che fra poco condivideremo e ci renderà un unico corpo, quello di Gesù, la Chiesa. 

È così che la Parola di Dio diventa il faro della nostra esistenza, illumina le nostre decisioni e ispira il nostro agire secondo la sua volontà da realizzare nel nostro quotidiano anche come Comunità.

A significare questo preghiamo ora assieme l’Antifona di Comunione: 

Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc 1,15)

 

 

 

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