Ma prima di parlare di omosessualità, perché non ci si fa una bella chiacchierata con qualche persona omosessuale?
Parlare oggi di omosessualità – ormai dovremmo averlo capito – è tutt’altro che semplice. Questo vale, certamente, per la “gente della politica”, per cui il problema semplicemente non dovrebbe esistere e, anzi, meglio non nominarlo neppure (un po’ come Colui-che-non-deve-essere-nominato, no?), ma vale anche per la “gente di chiesa”, per cui la realtà esiste ma, in qualche caso, è semplicemente male, peccato, abominio contronatura (!), e in altri diventa subito un problema “canonistico”: come trattiamo queste coppie? Con un sacramento o una benedizione? Cosa “piacerà” di più a Dio? E avanti con Dichiarazioni, lettere, discussioni ecc.
Insomma, sembrerebbe auspicabile un testo breve, chiaro e capace di dire almeno l’essenziale di questa realtà, prima di ogni problema e (ovviamente) prima di ogni pregiudizio. Un testo tipo una canzone, magari… È così che ho immaginato di stare seduto al bar, a quattr’occhi, con un mio amico, Freddie, con l’unica preoccupazione (come avviene tra amici) di stare ad ascoltare quello che aveva da dirmi. E devo dire che ne è valsa davvero la pena. ...
L'articolo di Stefano Fenaroli continua a questo link:
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