La nostra liturgia nella IV Domenica PA ha visto ...

 ... al centro le famiglie che l'hanno animata

Introduzione:

Il gruppo di famiglie della Comunità si ritrova ogni mese nella Parrocchia della Cita. A turno una famiglia, con il prezioso aiuto di (Don) Nandino (che ne approfitta per scroccare una cena), prepara il prossimo incontro proponendo riflessioni, ma anche esperienze e giochi da condividere. Nandino ci ha chiesto di animare la liturgia di questa domenica e ci è parso giusto approfittare di quest’occasione per sottolineare, un po’ a modo nostro, la dimensione dell’unità e della condivisione. In fondo, che cos’è una famiglia se non unità e condivisione? Ci sembra che il Vangelo di oggi sottolinei questo aspetto: Gesù rivela la sua potenza scacciando il demonio; e che cos’è il Diavolo se non il divisore? Anche San Paolo, che nella seconda lettura sembra criticare la famiglia, in fondo vuole questo: l’unità e non la divisione. Abbiamo detto che faremo le cose a modo nostro. 

Mentre veniva letta questa filastrocca i bambini l'animavano e tendevano i nastri disperdendoli tra i banchi dell'Assemblea  ...



Nella scatola del cucito, i nastri colorati
un giorno litigarono: si eran dissociati.
Ogni colore diceva che
era il più bello e spiegava il perchè:
– Io – disse il rosso, prepotente,
– ho il colore del fuoco, il più splendente.

Il giallo saltò su e in due parole:
– Splendo sol io, che ho il color del sole
– Macchè – disse il verde, un po’seccato,
– più bello di tutti è il color del prato.

Ed allora l’azzurro a bruciapelo:
– Son io il più bello, che coloro il cielo.
Il viola, il rosa, il lilla, l’arancione
dentro l’astuccio facevan confusione.

Tanto urlarono litigarono e alzarono la voce
che si ritrovarono fuori dall'astuccio assai piuttosto veloce, 
ognuno solo nel suo angolino 
passava il giorno a colorare di una sola tinta il suo pezzettino. 

Stavan soli soletti i nastri colorati, 
tutti convinti di essersi da soli bastati, 
a guardar bene - però - ogni pezzettino 
era assai triste di un solo colore, poverino;
finché un giorno il cielo, assai infelice di questa disunione, 
decise di organizzare un molto grosso acquazzone. 
Gocce di pioggia arrivarono da ogni dove, 
per riportare tutti insieme i colori che se ne erano andati altrove:
quanto era più bella la vita 
se vissuta di nuovo insieme tutti, unita! 

Il giallo, il rosso, il blu ma per favore,
fra tutti voi non c’è un più bel colore.
Non c’è un colore bello ed uno meno,

splendete tutti insieme, dentro l’arcobaleno.


Intenzioni Penitenziali:

  1. Signore, quando non ascoltiamo la tua Parola o non siamo testimoni fedeli Kyrie eleison

  2. Cristo, quando ci preoccupiamo e ci affanniamo per obiettivi futili - Kriste eleison

  3. Signore, quando creiamo divisione e non unità - Kyrie eleison


Preghiere dei Fedeli:

    1. Signore ti preghiamo per il Papa, i Vescovi e i sacerdoti: guidali e illuminali nel loro cammino perché siano sempre capaci di suscitare stupore per le tue meraviglie. Preghiamo

     

    1. Ieri 27 gennaio si è celebrata la Giornata della Memoria per non dimenticare lo sterminio degli ebrei, la soppressione di sinti e rom, delle persone della comunità LGBTQIA+ e dei portatori di handicap e per condannare tutte le forme di intolleranza o violenza contro persone o comunità. Ogni essere umano è figlio di Dio e perciò nostro fratello/sorella: affinché pace e giustizia facciano breccia in questi tempi segnati da guerre e violenza. Preghiamo

     

    1. Ti preghiamo Signore per le famiglie che stanno attraversando un momento di difficoltà, che stentano ad ascoltarsi, a capirsi, a perdonarsi.

    Si dice sempre che le famiglie sono le fondamenta della società, eppure vengono spesso lasciate sole, sia materialmente che spiritualmente. 

    Fa che, da un lato, sappiano aprirsi e chiedere aiuto, e, dall'altro, che possano trovare attorno a loro il giusto supporto per non sentirsi sole, ma ritrovarsi attorno alla Tua parola per tornare a condividere e sentirsi parte della Tua unità. Per questo Ti preghiamo

     

    1. Sappiamo ancora stupirci? Riusciamo a vivere l'Eucaristia con quel senso di stupore? Il Vangelo ci racconta che "erano stupiti del suo insegnamento" uomini incantati dall'incontro con chi ha parole che trasmettono la sapienza del vivere, che toccano il nervo delle cose perché nate dal silenzio, dal doloro profondo. Papa Francesco ha detto che lo stupore è il termometro della nostra vita spirituale, perché l'incontro con Dio va oltre la gioia, giunge allo stupore. Per la nostra Comunità perché sappia vivere con uno sguardo che sa ancora meravigliarsi come uomini di gioia. Preghiamo

Antifona di Comunione:

L’Antifona di Comunione che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto del Vangelo proprio per dire che la Parola, Eucarestia e Comunione compongono un’unità inscindibile. 

Lo si è sottolineato anche accendendo le candele all'altare da quella dell'ambone e dal pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola. Preghiamo:

"Erano stupiti del suo insegnamento dato con autorità!" (Mc 1,22)


Al saluto finale:
Il Vangelo ci dice "erano stupiti del suo insegnamento". Il desiderio di sapere, di conoscere nasce dalla meraviglia. Questa pertanto non è una risposta, ma una attivazione di domande, una ricerca di/tra ipotesi e verifiche. Un atteggiamento tipico dei bambini e delle bambine che sono ancora in grado di vedere le cose ordinarie sotto una luce nuova, che riescono a guardare il mondo formulando domande e cercando risposte senza smettere di stupirsi. Voglia di sapere e meraviglia guidano tutto ciò che fa fare passi avanti.

Abbiamo così scelto come simbolo dello stupore le bolle di sapone che contengono in sé la bellezza e la voglia di seguirle con lo sguardo bambino, che fanno voglia di non fermarsi, alzare gli occhi e nascere sorrisi.



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