Al pubblico televisivo interessa sentire il papa che ha avuto il coraggio di dire “chi sono io per giudicare”, perché non sentendosi giudicato saprà giudicare meglio se stesso, il modo in cui vive e il mondo in cui vive. Insomma, anche un colloquio non dottorale può aiutarci a capire la responsabilità, la coerenza, nella fede o nella ricerca in cui ognuno di noi vive.
Mi trovo invece a domandarmi se qualcuno ritenga che la “casa comune” stia bene, che la fine evidente di un ordine mondiale e la profonda crisi di tutto il sistema multilaterale siano dettagli. È strano cogliere intorno a noi i segni di un ritorno del Novecento? Di quei totalitarismi che lo hanno segnato abbiamo forse perso memoria?
Nel prevalente confronto ecclesiale, nelle numerose critiche al papa, tutto questo sembra però pesare poco ...
L'interra riflessione di Riccardo Cristiano a questo link:
https://formiche.net/2024/01/papa-fazio-importanza-messaggio/
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