Ucraina, etica della responsabilità e nonviolenza: ecco cosa fare di fronte alla crisi

 Non mi considero un nonviolento militante, ma ho acquistato la certezza assoluta che o gli uomini riusciranno a risolvere i loro conflitti senza ricorrere alla violenza, in particolare a quella violenza collettiva e organizzata che è la guerra, o la violenza li cancellerà dalla faccia della terra

Norberto Bobbio, Il problema della guerra e le vie della pace


Nonostante le organizzazioni impegnate per la pace e il disarmo siano al lavoro 365 giorni all’anno con campagne informative e politiche, i “pacifisti” non sono mai stati chiamati tanto in causa nel dibattito pubblico come in questo momento. Ma quasi mai vengono invitati a presentare le loro posizioni: i diversi commentatori ne parlano facendo riferimento ad un’entità astratta, come una massa indistinta sventolante bandiere arcobaleno, della quale sanno poco o nulla per quanto riguarda i riferimenti culturali, le analisi, le ricerche, le azioni, le proposte. Chi vuol parlare di “pacifismo”– per contestare nel merito le posizioni dei pacifisti – dovrebbe almeno conoscere definizioni e questioni, elaborate da decenni di cultura e pratica della nonviolenza,sviluppate e applicate nell’ambito dalla peace research internazionale che ne fondano le proposte. A cominciare dalla conoscenza delle distinzioni semantiche di base, dei principi etici di riferimento, delle norme giuridiche che li recepiscono. Ecco allora alcuni elementi di base.

Conflitti e guerra
Mentre nel contesto anglofono conflict e war fanno riferimento ad ambiti di significato differenti, in italiano le parole “conflitto” e “guerra” vengono usate in modo interscambiabile. (...)

Forza e violenza
Anche i concetti di violenza e forza – che subiscono anch’essi in una confusione semantica – fanno riferimento a due cornici di significato ben distinte. (...)

Pacifismo e nonviolenza
Questo ci porta già all’interno della disambiguazione di senso tra pacifismo e nonviolenza, parole anch’esse usate spesso come sinonimi. In realtà ci sono almeno due differenze da mettere in evidenza. (...)

Utopia e realismo
Inoltre, le posizioni “pacifiste” vengono accusate di “utopia” mentre la presa d’atto della necessità di guerre e armamenti viene indicata come “realismo”. Eppure lo studio della storia dimostra il contrario. (...)

Etica della responsabilità nella situazione nucleare
Il realismo della nonviolenza affonda le sue radici nella classica distinzione di Max Weber tra ”etica dell’intenzione” e ”etica della responsabilità”. (...)

L’agire nonviolento e la “neutralità attiva”
E’ all’interno di questo orizzonte di senso – etico, politico e giuridico – che agiscono in maniera propositiva e pro-attiva le organizzazioni impegnate per la pace, il disarmoe la nonviolenza oggi riunite nel network Rete Italiana Pace e Disarmo (...)

A questo punto, che fare?
Intanto le cose da non fare. Consideriamo l’invio di armi in Ucraina, da parte dei governi occidentali e in specie di quello italiano, una scelta inaccettabile sul piano etico, sbagliata sul piano politico ed al limite della legalità sul piano giuridico. 
Che fare, dunque? A questo punto, due cose fondamentali. La prima, sostenereattivamente tutti coloro che – all’interno dei due fronti contrapposti – si muovono con l’etica della responsabilità e la forza della nonviolenza: gli obiettori di coscienza, i disertori, i resistenti alla guerra e i dissidenti alla logica bellica i quali stanno pagando in prima persona e a caro prezzo le loro azioni. Dando voce e forza ai costruttori di pace russi e ucraini che chiedono ai rispettivi governi di deporre le armi e di sedersi al tavolo delle trattative. La seconda: imparare da questi errori e intraprendere già da oggi la strada del disarmo e della nonviolenza anziché una nuovafolle corsa agli armamenti, come invece è stato proposto da un ordine del giorno votato ad ampia maggioranza il 16 marzo scorso in Parlamento. Per dare una chance al futuro, prima che sia troppo tardi.


L'intero interessante intervento di di Pasquale Pugliese, filosofo del Movimento Nonviolento; Giorgio Beretta, analista della Rete Italiana Pace Disarmo a questo link:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/23/ucraina-etica-della-responsabilita-e-nonviolenza-ecco-cosa-fare-di-fronte-alla-crisi/6535147/


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