La III Domenica di Quaresima abbiamo pregato così ....

 


e l'Albero di Pasqua si arricchisce ancora di altre foglie con le preghiere della Comunità...

Introduzione

 

Nel Vangelo di questa III domenica di Quaresima ci troviamo tra la gente, di fronte a fatti tragici: Pilato ha fatto uccidere alcuni Galilei; poi una disgrazia ha visto perire diciotto persone per il crollo della torre di Siloe. Questi fatti risuonano quasi familiari al giorno d’oggi: le guerre, la pandemia, le catastrofi atmosferiche, le morti bianche sul lavoro. E quindi spesso ci chiediamo: «Dov’è Dio? Perché permette tutto questo e non interviene?» o magari: «Se lo sono meritato, il Signore ha voluto punirli, ma visto che io mi comporto bene, per me la vita prosegue serena».

A queste reazioni risponde la liturgia di oggi, una guida per comprendere il disegno di Dio sulla storia e per capire cosa sia la vera conversione. Nella prima lettura, Dio entra nella quotidianità di Mosè per manifestarsi come Dio della vita e lo invia ad agire nel Suo nome per liberare il popolo che soffre. Mosè è il braccio di Dio: attraverso lui agisce il Signore, misericordioso e pietoso, come ricorda il Salmo responsoriale. Paolo nella seconda lettura avverte: quelli che erano con Mosè nel deserto erano tutti pii, ma «la maggior parte di loro non fu gradita a Dio» perché «desiderava cose cattive». La domanda non è dunque «Dov’è Dio?», ma: «Dove siamo noi, uomini e donne fatti a sua immagine? Quante e quali sono le nostre responsabilità concrete? Continuiamo a pascolare quietamente il nostro gregge o riusciamo a percepire la presenza di Dio, ci mettiamo in ascolto per capire cosa concretamente vuole da noi?».

Gesù è come un vignaiolo paziente che vede la possibilità di bene anche nelle situazioni che sembrano irreversibili. 

Ecco il messaggio stupendo per noi, per la nostra fretta e la nostra impazienza. È un invito a farci curare dal vignaiolo Gesù e di farci coltivare la fede, la vita, le relazioni umane, anche quando tutto questo sembra sterile. Gesù si impegna con noi per farci fruttare, e nello stesso tempo ci invita a fare lo stesso con il prossimo, cioè a prenderci cura dell'altro, della comunità, delle persone che ci stanno attorno, delle situazioni difficili e cavarne fuori frutti stupendi di amore, come Lui ha fatto nel Vangelo e nella nostra vita.

“Darà frutto nel tempo” è un invito ad avere pazienza e fiducia, e ad assumere uno sguardo di speranza in questa vita che ci sembra così difficile.

 

Invocazioni penitenziali

 

Signore, la conversione a cui ci inviti in questo tempo quaresimale significa rottura di una mentalità orientata verso valori puramente umani, verso l’autosufficienza e l’orgoglio, per aderire ai segni di penitenza che non siano soltanto rituali. Perdonaci se vediamo la nostra vita quotidiana come pianta sterile anziché possibile e rigogliosa portatrice di frutti. Kyrie, eleison.   

A – Kyrie, eleison.

 

Cristo, ti chiediamo perdono se di fronte alle tragedie del mondo non abbiamo più lacrime, se ci stiamo facendo contagiare dall’indifferenza della quotidianità invece di ricercare la partecipazione al dolore e alle fatiche del prossimo per poterle alleviare. Christe, eleison. 

A – Christe, eleison

 

Signore, perdonaci per le nostre impazienze che impediscono di scoprire il Tuo vero volto, volto della misericordia e dell’amore paziente, volto di un Dio che scommette sull’uomo anche quando l’uomo non spera più. Kyrie, eleison.   

A – Kyrie, eleison.



Preghiere dei fedeli


-    Ascolta, Gesù, la supplica della tua Chiesa, pellegrina sulla terra: suscita nei potenti delle nazioni sentimenti di cooperazione affinché “non si stanchino di seminare il bene” e la pace si possa presto ristabilire. Preghiamo.

 

-    Conforta, Vergine Madre di Dio, i popoli colpiti dalle guerre: dona forza alle madri per portare in salvo i loro bambini, non abbandonare gli anziani bisognosi di speranza, fa che i giovani resistano e non dimentichino i loro sogni per il futuro. Preghiamo.

 

-    Favorisci, Padre, le opere di solidarietà e fraternità verso l’Ucraina, la Siria, lo Yemen e gli altri teatri di guerra: perché i sostegni alle popolazioni colpite possano giungere a destinazione per nutrire e curare quanti sono nel bisogno. Preghiamo. 

 

-     Sostieni, Signore, il nostro cammino quaresimale: tu non vuoi che il peccatore perisca, ma che si converta e viva: la tua benevolenza ci doni il tempo utile per la nostra conversione. Preghiamo.

 

-     Aiutaci, Dio, a non perdere la speranza in questo tempo così difficile e pieno di prove. Il digiuno prepara il terreno, la preghiera irriga, la carità feconda. Abbiamo la certezza nella fede che «se non desistiamo, a suo tempo mieteremo» e che, con il dono della perseveranza, otterremo i beni promessi per la salvezza nostra e altrui. Preghiamo.





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