Padre Giancarlo Pani in un saggio in uscita per la rivista dei gesuiti ci racconta che il 18 marzo di un secolo fa venne processato Gandhi. La sua è una lezione molto attuale che ci consegna un paragone con i nostri giorni e con la posizione del patriarca Kirill davanti alla guerra
Il messaggio, per me, è molto semplice: oggi, in queste ore, Civiltà Cattolica si scrive così: “Fermatevi”. Non fermiamoli, non c’è orgoglio dopo lo sgomento. E cosa c’è? Un credente credo direbbe “amore”, parola difficile da pronunciare in queste ore. Ma cosa c’è di più amorevole verso un grande popolo, una grande cultura, una storia fatta di enormi sofferenze e incomprensioni, geni e contadini, intellettuali raffinatissimi e umili volti provati dal freddo e dal sole avvolti, che dirgli di fermarsi? Questo fermatevi non cancella l’eroismo dei russi che sfidano Putin. Dice ai suoi di tornare all’“animo russo” fermandosi.
In queste due immagini c’è tutto quel che mi serve a capire il bivio di oggi. Orgoglio? O umiltà? Identitarsimo? O richiesta?
L'articolo di Riccardo Cristiano a questo link:
https://formiche.net/2022/03/civilta-cattolica-gandhi-kirill-papa-guerra/
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