All'inizio
La seconda domenica di quaresima è la domenica della Luce e della speranza. In questo tempo così funestato da tanti eventi avversi, di fronte all’amara delusione per tanti sogni infranti, di fronte alla preoccupazione per le sfide che incombono, di fronte allo scoraggiamento per la povertà dei nostri mezzi, la tentazione è quella di chiudersi nel proprio egoismo individualistico e rifugiarsi nell’indifferenza alle sofferenze altrui.
Nella liturgia di oggi vogliamo mettere al centro la Parola annunciata dal profeta Isaia. Il primo versetto che mette in evidenza i tempi di oggi è “anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono”.
Alla Presentazione delle offerte
Isaia però preso atto che i anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono ci offre una luce di speranza: “Dio dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato”
Alla conclusione
Consegneremo a delle famiglie del quartiere la bandiera della PACE così da creare lungo le terrazze di via Longhena e Via Palladio una ventata di annuncio di speranza…. perché come conclude il profeta Isaia “quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi”
Intenzioni penitenziali
(Dopo ogni intenzione è stata appena una foglia all'albero di Pasqua)
Signore ti chiediamo perdono per tutte le volte che non abbiamo visto Te mia luce e mia salvezza.
La fede per essere visibile, per essere pane deve discendere da uno stupore, da un che bello gridato a pieno cuore come Pietro sul monte Tabor. È bello stare qui, stare con Te, ed è bello anche stare in questo mondo, in questa umanità malata eppure splendida, barbara e magnifica, nella quale però hai seminato i germi della tua grande bellezza. A volte siamo incapaci però di dirti “Tu sei bellezza” per questo ti chiediamo perdono.
La prima lettura ci racconta di Abramo che si fa condurre dal Signore fuori da Ur. Terrore e grande oscurità lo assalirono, si era fatto buio, ma ecco comparire un braciere fumante e una fiaccola. Signore ti chiediamo perdono perché ci siamo fatti prendere dallo scoraggiamento e non riusciamo più a vedere il Tuo braciere di luce.
Preghiere dei fedeli
La pace, ma solo quella frutto della giustizia sarà certamente capace di “trasfigurare” la vita delle popolazioni ora sotto le bombe e di tutti quelli che cadranno nella povertà per i rincari non solo dell’energia, ma anche del pane e di tutto il cibo.
A volte basta poco per essere una “luce” per gli altri: un sorriso, uno sguardo, una parola di conforto o anche il rimanere semplicemente vicini pur senza dire nulla. Chiedo al Signore innanzitutto di saper io guardare oltre alla situazione di oggi che per molti è disperata, di non ripiegarmi in me stessa. Solo così riuscirò ad essere una seppur fioca luce, a far fiorire una speranza
Dobbiamo con forza di chiedere di riuscire a costruire giorno per giorno la pace a partire dalle nostre famiglie, uscire dalle violenze che sono cronaca giornaliera e non disperarci quando questa cade e solo allora manifestare: è ipocrisia
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