e-mail della Parrocchia: ss.risurrezione@patriarcatovenezia.it - Telefono e Fax: 041-929216 - ........................................................................... e-mail del Blog: parrocchiarisurrezionemarghera@gmail.com

Aborto: scende la richiesta di una legge più restrittiva

"Bisogna rivedere la legge sull'aborto per limitare i casi in cui è lecito": con questa affermazione è d'accordo, oggi, un nordestino su tre. Secondo le analisi di Demos per Il Gazzettino, questo è il punto più basso di adesione all'idea di mettere mano in senso restrittivo alla legge 194 del 1978 che regola l'interruzione volontaria di gravidanza.


 

Infatti, guardando alla serie storica dell'Osservatorio sul Nord Est, vediamo che, quello di oggi, è il valore minimo registrato negli ultimi 15 anni. Nel 2007, era il 44% dei rispondenti di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento a ritenere necessaria una revisione della legge sull'aborto attualmente in vigore. Questa percentuale si mantiene sostanzialmente stabile in tutto il decennio successivo: la quota varia tra il 42 e il 46% tra il 2008 e il 2011; raggiunge la sua punta massima nel 2013 (48%); si attesta stabilmente al 44% tra il 2014 e il 2017; approda al 40% nel 2018, e scende ulteriormente oggi, arrivando a coinvolgere il 33% dei nordestini.

 

Vediamo come cambia l'orientamento nei diversi settori sociali. Tra uomini (33%) e donne (34%) non sembra esserci differenza, ma è guardando insieme al genere anche l'età che sembrano emergere maggiori elementi di riflessione. Tra le più giovani, l'idea che la 194 debba essere rivista in senso limitativo non va oltre il 7%, ma tra i coetanei lo stesso orientamento raggiunge il 25%. 

 

In Italia si ricorre sempre meno all'interruzione di gravidanza. Siamo il paese con la percentuale più bassa al mondo. La Russia il primo posto con 33 aborti ogni 1000 donne seguiti da Bulgaria e Svezia poi più staccati Gran Bretagna Romania. In Italia nel 2020 sì sono praticate 73.000 zero 27 interruzioni 5,5 aborti per 1000 donne. I motivi sono diversi: i consultori hanno migliorato l'offerta l'assistenza il supporto e, in parallelo, si è registrato un aumento del ricorso alla pillola del giorno dopo ed altre pratiche contraccettive.

In genere le nuove generazioni, i millennials, sembrano aver portato sino in fondo la rivoluzione dell'intimità, così come definita dai demografi Dalla Zuanna e Vignoli in un'indagine svolta recentemente su 9000 studenti universitari. La ricerca del piacere sessuale fuori dentro la vita di coppia non è più vista in funzione della procreazione. La morale cattolica aveva già da tempo perso terreno anche fra quanti oggi sono adulti e magari vanno a messa, seppur saltuariamente. Quello che appare significativo è che il tema dell'aborto non divide più di tanto le coscienze. La vita di coppia è un fatto intimo e privato e non c'è più autorità esterna che possa dire cosa fare o non fare. Vivere la sessualità è diventato così un valore relativamente autonomo rispetto alla decisione se fare o non fare figli.

 

(Natascia Porcellato - Enzo Pace su Il Gazzettino)



Nessun commento:

Posta un commento