A Natale abbiamo festeggiato il Signore che ha posto la sua tenda, le sue radici nella nostra umanità e noi siamo chiamati ad affondare le nostre nella sua Parola, in particolare in quella che risuonerà nel cammino di questa Quaresima per poter essere, come dice il Salmo 1, quell’uomo che è come un albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo e le sue foglie non appassiscono.
Ecco allora perché durante questo periodo liturgico, come l’anno scorso, in Chiesa c'è un albero, inizialmente totalmente spoglio. Ma, domenica dopo domenica, si arricchirà di foglie colorate con sopra scritto quanto la liturgia di volta in volta suggerirà di pregare, fino ad essere carico dei suoi doni il giorno della festa della Risurrezione.
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