La IV Domenica di Quaresima abbiamo pregato così ....

 ... con le preghiere che sono state inviate via WhatsApp e appese ad arricchire il nostro albero di Pasqua che sta fiorendo ...


Introduzione

Questa domenica – quarta di quaresima – è il centro del cammino verso la Pasqua. 40 giorni per allineare il nostro cuore a quello di Gesù. E’ la domenica della gioia.

Tutte le letture che la liturgia oggi ci consegna sono attraversate dalla gioia:

nella prima lettura dal libro di Giosuè ci viene ricordata la gioia che provarono i figli di Israele che celebrano la prima Pasqua, il passaggio dalla schiavitù alla liberazione, mangiando i prodotti della terra appena entrati nella terra promessa:

la seconda lettura dalla seconda lettera di Paolo ai Corinzi è un messaggio che esprime la gioia di accogliere da Dio il dono della riconciliazione che ci rende creature nuove

il Vangelo ci presenta la parabola del Padre Misericordioso, la gioia del Padre che ha ritrovato il figlio che era morto e ora gli fa festa.

Al centro della parabola ci sta il Padre, mediante il quale Gesù ci trasmette l’immagine di come egli pensi Dio, e di come vuole che noi lo pensiamo.

Dio è padre misericordioso , ma proprio per questo vuole che siamo fratelli misericordiosi tra noi.

Il Padre della parabola ci svela il cuore di Dio, che ci ama oltre ogni misura, aspetta sempre la nostra conversione ogni volta che sbagliamo, attende il nostro ritorno quando ci allontaniamo da Lui pensando di poterne fare a meno; è sempre pronto ad aprirci le sue braccia qualunque cosa sia successa.

Come il Padre del Vangelo, anche Dio continua a considerarci Figli, quando ci siamo smarriti e ci viene incontro con tenerezza quando ritorneremo a Lui.


Intenzioni penitenziali 

 

Troppe persone non hanno potuto amare Gesù per esperienze di costrizione invece che di libera condivisione. Perdonaci Signore se non abbiamo mostrato il tuo vero volto.

Signore pietà

 

Come Comunità facciamo già molto per chi è in difficoltà ma è ancora poco rispetto alle necessità. Noi poi deleghiamo facilmente agli altri e rimaniamo spettatori senza coinvolgerci per pigrizia, incapacità, poca volontà. Perdonaci Signore ed aiutaci ad uscire dalle nostre sicurezze.

Cristo pietà

 

Signore, tu continui ad attenderci anche se non riusciamo a rimanerti fedeli, ad ascoltare la tua Parola, non smettere di farci sentire il tuo sguardo sulla nostra vita e sulla realtà che viviamo. Perdonaci Signore se frequentemente ci allontaniamo da te

Signore pietà


Preghiere dei fedeli

 

Signore, rendici consapevoli e capaci, di ascoltare. Spesso senza volere, creiamo muri anche con le nostre parole, ristrette nel linguaggio tradizionale della chiesa, talvolta incomprensibile, se non addirittura insopportabile, perché si sente ferito, nella propria storia personale, da esperienze di esclusione anziché di inclusione.

Signore, rendici consapevoli e capaci, di ascoltare e parlare nei linguaggi dei nostri interlocutori.

Noi ti preghiamo

 

 

Questo tempo attuale con la pandemia e la guerra ha bisogno di attenzione e consapevolezza, il nostro benessere se non è condiviso con chi soffre, inaridisce. 

Signore fa che ci fermiamo e troviamo la nostra strada

Noi ti preghiamo

 

Signore misericordioso, tu ci abbracci sempre, tutti. Ti chiediamo di aiutarci a fare un’impalcatura: di accoglienza, condivisione e speranza affinché diventiamo costruttori di pace! Fa che smettiamo di essere egoisti, individualisti e ciechi. Trasforma la nostra vita in gioia, altruismo e comunione col prossimo.

Noi ti preghiamo

 

 

La guerra continua e le armi continuano a fare morti e distruzione: Stanziamo ancora soldi per acquistarne ancora di più. Aiutaci ad avere uno sguardo accogliente e di pace, capace poi di ricostruire senza rancori.

Noi ti preghiamo



Questa immagine di Francesco Piobbici (Lampedusa 2016) era posta a fianco dell'altare



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