Inviare armi in Ucraina? È come usare benzina per spegnere un incendio

Inviare armi all’Ucraina per resistere all’invasione russa non è la soluzione. Perché è come usare benzina per spegnere un incendio. Perché le armi arriverebbero tardi e con un alto rischio di finire in mani sbagliate come è già successo tante altre volte. Associazioni e movimenti per la pace, laici e cattolici, criticano la decisione del governo italiano. Inefficace e dannosa, prima che immorale.


Perché mandare armi? e, poi, come le portiamo? Quando arriveranno? E siamo certi che non finiranno in mani sbagliate? Armare gli oppositori di Gheddafi ha portato la pace in Libia? E in Siria? In Afghanistan? E dovrebbe funzionare con Putin?. Non solo è sbagliato eticamente, ma non ottiene il risultato voluto.

Il movimento pacifista ucraino ha scritto: "non inviate le armi"

Gli interventi e le soluzioni proposte da Rete italiana Pace e disarmo,  Comunità di Sant’Egidio, Sermig di Torino, Associazione Ong Italiane, Pax Christi, Tavola della pace, Arci a questo link:

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/caschi-blu-in-ucraina-e-non-armi-popolo-pace-chiede-svolta




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