Il bilancio del 2021 secondo gli italiani.

Come si sentono gli italiani in questo secondo anno di pandemia? Con un morale rispetto al 2020 migliore, ma con meno fiducia nelle istituzioni e nel prossimo


Tempo di bilanci di fine anno. Questo 2021 che sta finendo è il secondo anno di pandemia e seppur alle spalle ci sia il 2020 e i subbugli che ha portato in Italia e nel mondo, il quadro che esce fuori è ancora in chiaroscuro.
È l’ultimo Radar di Swg che dà l’idea di come si sentono gli italiani, con un morale che comunque rispetto all’anno precedente migliora, ma con un peggioramento di fiducia nelle istituzioni e nel prossimo.

Come è stato il 2021? 
Gli italiani di certo non possono dire che sia stato un anno come il 2020 che ha visto arrivare nel mondo il flagello del Covid. Però in generale giudicano questo anno che sta per volgere al termine più negativo che positivo (54%).
Il 65% delle persone si sente cambiato, sostenendo per lo più di non essere né più fragile né più forte ma semplicemente diverso dall’anno precedente (44%). Significativo un 37% che si descrive cambiato e più fragile.

E la socialità? 
Si registra una certa sfiducia generale sia nei confronti del prossimo, sia nei confronti della politica. Le aspettative nel futuro rispetto al 2020 sono diminuite dell’11% e anche il tempo dedicato al divertimento ha subito un arresto.
In peggioramento quindi tutto ciò che concerne il vivere collettivo e la socialità. A livello individuale però risale un po’ di felicità rispetto al 2020.
Anche se le istituzioni non godono di grande stima, il governo riscuote riconoscimento con un +17%.

Il senso di collettività e la fiducia nel prossimo a dura prova 
Tutto ciò si può leggere con una chiusura più intimista dell’individuo, con una maggiore consapevolezza e informazione, ma altresì segnala smagliature fra la persona e gli altri nell’instaurare e nel mantenere legami sociali. Frattura più evidente l’essere o meno a favore dei vaccini.
Una grande dicotomia che si sta realizzando a causa dei cambiamenti sociali dettati dalla pandemia, che però indica anche come gli italiani abbiano in questo anno più consapevolezza di essere vulnerabili e al tempo stesso consapevoli di dare a volte importanza a ciò che è futile.
L’anno che verrà quindi sarà un banco di prova non solo per il rilancio economico del Paese, ma per una ricostruzione di senso di comunità e di vita collettiva, sempre più indebolito da questi due anni di pandemia.

La pandemia e la percezione del paese
L’andamento dei contagi influisce molto nelle emozioni positive e negative degli italiani. Negli ultimi due mesi dell’anno infatti, dopo aver registrato una certa diminuzione, si è vista crescere la paura. Stessa percezione anche per la situazione economica, che preoccupa di pari passo con i contagi.
Gli intervistati però che valutano la loro personale situazione economica hanno affermato di avere trovato un equilibrio e laddove è venuto meno un lavoro, ci si è dichiarati ottimisti nel ritrovarne uno in breve tempo.

Tutti i dati nell'articolo di Silvia Boscolo per Formiche.net a questo link:


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