Il Sud-Africa piange Desmond Tutu (ma dovremmo piangere tutti quest'uomo di una statura morale gigantesca)

 Desmond Tutu, icona della lotta all’apartheid e ‘coscienza morale’ del paese è stato lui a individuare le modalità per la riconciliazione nazionale senza violenza o vendette, applicata da Nelson Mandela


Ne hanno parlato tutti ed è difficile districarsi tra le molte testimonianze cercando un un ricordo che non sia un semplice formale "coccodrillo" per questo riportiamo qui di seguito una serie di link lasciando a voi la scelta:

ISPI: con un quadro dell'attuale situazione in Sudafrica:

«La mia terra bella e ingiusta, dove ogni nero è straniero» 

di Desmond Tutu in Corriere della Sera del 27 dicembre 2021

Delle cose buone distribuite dalla munificenza divina ce n'è a sufficienza per tutti, per ognuno di noi, ma l'apartheid ha sancito l'egoismo dei pochi, spingendoli ad accaparrarsi con ingordigia una quota sproporzionata di tutto ciò, a ghermire per sé la parte del leone, perché il potere è nelle loro mani.


Desmond Tutu, «Ubuntu» o dell'amicizia fra i viventi 

di Laura Marchetti in il manifesto del 28 dicembre 2021

La richiesta di perdono era quindi una richiesta di vita, una promessa di cambiamento. Non era, conluse Tutu, «un voler girare le spalle alla belva, ma un sacro dire 'mai più'».


Tutu, il vescovo che demolì l'apartheid con il sorriso E liberò il Paese arcobaleno 

di Carlo Baroni in Corriere della Sera del 27 dicembre 2021

L'importante era non stare a guardare. La neutralità quando in gioco c'è la dignità umana è l'errore più imperdonabile. «Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell'oppressore. Se un elefante ha la zampa sulla coda di un topo e voi dite che siete neutrali, il topo non apprezzerà la vostra neutralità».

 

«Credeva nel perdono venne più volte a Sant'Egidio» 

intervista a Andrea Riccardi a cura di Alessandro Di Matteo in La Stampa del 27 dicembre 2021

«Tutu prendeva sul serio il Vangelo. La sua idea era quella di una nazione arcobaleno, la sua non era una posizione di "negritudine". Ha saputo essere duro contro lo strapotere violento dell'apartheid dei bianchi. Però credeva nella riconciliazione. E anche la sua presidenza della Commissione giustizia e riconciliazione era tutta puntata sul tema del perdono».

 

Zuppi "Ci ha insegnato a tenere insieme giustizia e perdono" 

intervista a Matteo Zuppi a cura di Ilaria Venturi in la Repubblica del 27 dicembre 2021

«Ci ha insegnato a lottare contro tutte le apartheid e, nel farlo, a tenere insieme l'impegno per la giustizia con il perdono».

 

«Con Nelson ha cambiato il mondo un esempio seguito da tanti Paesi» 

di Gabriele Santori in Il Messaggero del 27 dicembre 2021

«Chi ha potuto osservare l'operato di Desmond Tutu durante le sedute della Commissione per la verità e la riconciliazione in Sudafrica ha visto una via d'uscita dall'apartheid dopo un periodo di razzismo disumano». Con queste parole Wole Soyinka, al quale l'Accademia svedese nel 1986 assegnò il Premio Nobel per la letteratura, comincia a tratteggiare la figura dell'arcivescovo

 

L'addio a Tutu: piegò l'apartheid senza violenza 

di Franca Giansoldati in Il Messaggero del 27 dicembre 2021

Un combattente nato, un gigante dei diritti, un uomo di pace. Praticamente un mito. Il cuore generoso dell'arcivescovo nero del Sudafrica, Desmond Tutu chiamato familiarmente Arch - ha cessato di battere ieri, all'età di 90 anni, lasciando dietro di sé una lunga sequela di battaglie epiche.

 

«Un visionario, capace di ispirare mondi diversi» 

intervista a Igoni Barrett a cura di Alessandra Muglia in Corriere della Sera del 27 dicembre 2021

«Tra le citazioni di Tutu che trovo tra le più ironiche ma vere c'è questa: "Siate gentili con i bianchi, hanno bisogno di voi per riscoprire la propria umanità»

 

Tutu il ribelle l'arcivescovo anti-apartheid 

di Domenico Quirico in La Stampa del 27 dicembre 2021

Desmond Tutu è morto ieri a novanta anni. Era l'ultimo rimasto dei tre coraggiosi, insieme a Mandela e al boero De Klerk, che hanno realizzato uno dei pochi miracoli del feroce ventesimo secolo, aver cioè traghettato il Paese della bestemmia bianca dell'apartheid, senza vendette, nell'età dei diritti e dell'eguaglianza razziale.

 

Tutu, l'arcivescovo che sconfisse l'apartheid con la parola e l'ironia 

di Pietro Veronese in la Repubblica del 27 dicembre 2021

È stato l'ultimo ad andarsene dei giganti che hanno abbattuto il vecchio e forgiato il nuovo Sudafrica dopo la sconfitta dell'apartheid. Desmond Tutu, che si è spento ieri mattina a Città del Capo all'età di 90 anni, è appartenuto a pieno titolo alla generazione che seppe mettere la vita sulla bilancia in nome di un principio, un ideale.

 

Desmond Tutu, l'uomo della pace 

di Luigi Sandri in L'Adige del 27 dicembre 2021

Desmond Tutu, arcivescovo anglicano, una delle più illustri personalità del mondo cristiano, premio Nobel per la pace nel 1984, strenuo oppositore dell'Apartheid, e poi impegnato per la riconciliazione tra bianchi e neri in Sudafrica, è morto ieri, a Cape Town.

 

Desmond Tutu lottò per la non violenza fino alla fine 

di Mario Giro in Domani del 27 dicembre 2021

“Non c’è futuro senza perdono”. Questa la frase - divenuta slogan - con cui Desmond Tutu sintetizzava la sua concezione della commissione verità e riconciliazione in Sudafrica, di cui fu l'anima e il presidente.



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