Un racconto di don Alessandro Deho', una specie di diario nel quale ripercorre la sua predicazione in questa festa dell'Immacolata Concezione sul significato di ciò che oggi e sempre è "immacolato"
"Come può essere viva una vita senza macchia? Come possiamo immaginare la vita di Maria senza una macchia? Costretta a noiosissima perfezione? Ma perfezione rispetto a cosa? Alle regole religiose del tempo? Ma se poi il figlio dell’Immacolata dirà di essere venuto per i malati? Ma se il frutto dell’Immacolata se la prenderà esattamente con chi si impegna ogni giorno per non incorrere in peccato? Come credere in un Dio che per far nascere suo figlio nel fango dell’umano prepara, non si sa bene come, uno spazio senza ombra di male? E poi cosa è peccato originale? Ci si perde. A me le poi le macchie piacciono. I bambini si macchiano mangiano la marmellata. A una divinità senza sbavature preferisco un Dio che mangia la marmellata".
L'intero racconto a questo link:
Nessun commento:
Posta un commento