Il pubblico ministero? È l’algoritmo. L’esperimento cinese che fa paura e non è l'unico timore ...

Intelligenza artificiale: dopo il rifiuto a bloccare lo sviluppo di robot-droni in grado di decidere autonomamente di uccidere, un'altro inquietante esperimento. 

Come applicare l’intelligenza artificiale anche alla giustizia? Molti Paesi ci stanno lavorando ma a Shanghai è in fase di test un magistrato-software in grado di incriminare i cittadini. Per ora riconosce soltanto otto crimini ma i ricercatori intendono allargare il campo. Il rischio? Un futuro orwelliano (e neanche troppo lontano)


“I nostri avversari stanno investendo denaro e determinazione nel padroneggiare” diversi settori delle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale. Questo è l’allarme che Richard Moore, direttore del Secret Intelligence Service (noto anche come MI6), cioè i servizi segreti britannici per l’estero, ha lanciato un mese fa in occasione del suo primo discorso pubblico. Quando parla di avversari, Moore si riferisce innanzitutto alla Cina: “adattarsi a un mondo influenzato” dalla sua “ascesa” rappresenta per gli 007 britannici “la singola priorità più grande”.

A ottobre Nicolas Chaillan, ex capo programmatore del Pentagono, aveva rilasciato un’intervista al Financial Times dichiarando, in protesta con la Difesa americana, che “tra 15 o 20 anni non avremo nessuna possibilità di competere con la Cina”. Parole che si inserivano nel quadro tracciato dalla Commissione di sicurezza nazionale sull’intelligenza artificiale, diretta da Eric Schmidt, ex amministratore delegato di Google. A marzo l’organo aveva già lanciato un monito: la Cina è sulla buona strada per superare gli Stati Uniti in questo settore così cruciale. Un sorpasso che per buona parte dipende dalla capacità di produrre semiconduttori, aveva aggiunto....


L'intero articolo di Gabriele Carrer per formiche.net a questo link:

https://formiche.net/2021/12/intelligenza-artificiale-cina/

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